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Infertilità: troppo magre può essere ostacolo al concepimento

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In un mondo in cui tutti vogliono dimagrire, il problema inverso all’obesità, quello dell’eccessiva magrezza, viene spesso sottovalutato. Forse davvero troppo.

Eppure, secondo una recente ricerca, quando si cerca di avere un bambino essere troppo magre ostacola il concepimento più dell’essere troppo grasse: le donne sottopeso hanno solo una probabilità su 3 di restare incinte.

Il dottor Richard Sherbahn del Fertility Center di Chicago, autore dello studio, spiega che anche l’eccessiva attenzione da parte degli esperti verso i problemi legati al sovrappeso fa sì che i pericoli dell’essere sottopeso vengano largamente ignorati.

Lo studio, che è stato condotto estrapolando i dati delle analisi di oltre 2.500 cicli di fecondazione in vitro, ha infatti rivelato che le donne magre hanno meno probabilità di riuscire ad iniziare una gravidanza rispetto a quelle che sono in sovrappeso, comprese quelle classificate come pericolosamente obese.

Le donne che sono state analizzate, sono state divise in 3 gruppi, troppo magre (con un indice di massa corporea tra 14 e 18), normopeso e obese, seguendo le linee guida. Ne è emerso che le donne con un peso forma ideale avevano 1 possibilità su 2 di avere un bambino, mentre per quelle troppo grasse la probabilità era di poco inferiore. Ma la situazione peggiorava per le donne sottopeso, per le quali le probabilità di restare incinta scendevano vertiginosamente fino a 1 su 3. Eppure le donne in tutti e 3 i gruppi avevano mostrato di produrre un numero simile di ovuli.

Allora, i ricercatori hanno pensato che i problemi di fertilità delle donne magre dovessero sopraggiungere in una fase successiva del processo di concepimento. La colpa dell’infertilità, quindi, potrebbe non essere né del ciclo irregolare di cui soffrono, né della loro situazione ormonale o degli estrogeni. I ricercatori ritengono che, in caso di eccessiva magrezza, gli embrioni possano trovare maggiori difficoltà a impiantarsi nel ventre delle donne magre proprio perché sono denutrite: “è possibile -spiega il dottor Sherbahn- in termini evolutivi che essere troppo magri sia un indicatore del fatto che forse il cibo non è facilmente disponibile e che, quindi, non è il momento migliore per riprodursi“.

Roberta Ragni

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.