Che le cellule staminali siano il futuro della medicina, è un dato di fatto. Ma che potessimo avere già sottomano alcuni interessanti risultati, come per la medicina estetica, non ce lo aspettavamo.
È notizia recente, infatti, che il metodo innovativo del Fat Grafting, studiato e perfezionato da Pier Paolo Rovatti (famoso chirurgo estetico da sempre attento alle nuove frontiere della medicina mini-invasiva) permetta, con un trapianto di grasso autologo, di eliminare il problema occhiaie.
In pratica, si effettua un prelievo del grasso superfluo e, in una sola operazione, le cellule staminali di questo nucleo adiposo vengono aspirate ottenendo un concentrato subito pronto al trasferimento. Anche questo passaggio è un metodo innovativo (si chiama Lipivage) e permette velocità e sicurezza nell’esecuzione, senza andare incontro ai rischi di contaminazione che il metodo classico di trattamento del grasso autologo poneva (si chiamava Coleman e prevedeva la centrifuga, il filtraggio e la pulizia del grasso con l’utilizzo di diverse apparecchiature).
Immaginate cosa voglia dire trasferire vivaci e fresche cellule staminali nell’area occhiaie che da sempre ci mette in crisi? Non solo: ovviamente anche altri volumi del volto invecchiati possono essere curati così. Il metodo Rovatti ha dato vita al protocollo Biosculpturing che è stato presentato a Parma e che adotteranno già 35 chirurghi estetici in tutta Italia. In meno di un’ora, il vostro viso può trovare risposta alla sua stanchezza. Senza filler, bisturi, botox. La nuova frontiera, ancora una volta,sono proprio loro, le cellule staminali.
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Sara Tagliente