“Grasso è bello” recitava il titolo di un film del 1988 di John Waters. Secondo una ricerca tedesca con a capo Matthias Lenz dell’Università di Amburgo, essere in sovrappeso non influirebbe sulla longevità, anzi in molti casi aiuterebbe, ad esempio ad evitare fratture all’anca e alle ossa.
A tal proposito, come non confrontare l’anca sghemba e procace di Marilyn Monroe con le ossa all’infuori delle sgambettanti veline? Dunque, coloro che hanno fra i 5 e gli 8 chili in più rispetto al peso ideale possono dormire sonni tranquilli e golosi. Al contrario, l’obesità influirebbe con un +20% sul tasso di mortalità causato da malattie ad essa collegate come la cardiopatie, il diabete e alcuni tumori. Le donne formose potranno godersi cioccolatini e pasta senza troppi divieti, almeno non afferenti al “problema salute”. Certo senza esagerare ma assecondando i piaceri della buona tavola.
D’altronde, basti pensare alle cosiddette “donne fashion/manager” per farsi un’idea di “quell’espressione un pò così “ come cantava Paolo Conte. Non è un luogo comune che le ragazze pesoforma abbiano il perenne broncio tipico dell’ora della fame non appagata. Lizzie Miller, Scarlett Johansson, Oprah Winfrey, sono solo alcune fra le donne dal corpo “normale” con qualche chilo in più che sorridono e risultano vincenti.
D’altra parte, non tutti sanno che la moda delle magre sarebbe frutto degli stilisti “Haute Couture” che , anni or sono, avrebbero deciso di ingaggiare modelle grissino per far in modo che spettatori e compratori si concentrassero soltanto sugli abiti e non fossero distratti dalle avvenenti signorine. Ma le donne conoscono questa storia? Se sapessero di esser state “prese in giro” dagli stilisti, forse smetterebbero di volersi male obbligandosi a semidigiuni forzati, ore ed ore di palestra e metterebbero su quella spaventosa ciccetta che piace, invece, tanto agli uomini, senza ricorrere alle protesi al silicone, perché anche il seno è pura massa grassa.
Mariagloria Fontana