utte le strategie per dimagrire in casa partendo da piatti e bicchieri

Perdere peso? Usare stoviglie di colore rosso aiuta la dieta

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Secondo i ricercatori dell’Università svizzera di Basilea, la voglia di mangiare si riduce se avanti a noi abbiamo un bel piatto di colore rosso. Idem per i bicchieri.

Insomma, sembrerebbe che il rosso aiuti a perdere peso.

L’ESPERIMENTO. In una prima fase, a 41 studenti è stata prima data dell’acqua, poi varie bevande dolci, servite in bicchieri di plastica segnati con un’etichetta rossa o blu. Chi ha usato il bicchiere rosso ha bevuto il 40% circa in meno rispetto a chi ha scelto i bicchieri blu.

Nella seconda fase, a 109 persone è stato chiesto di riempire un formulario. Durante la compilazione, è stato loro offerto un piatto – rosso, blu o bianco – con 10 ciambelle salate. Chi ha preso dal piatto rosso ha mangiato poco più della metà rispetto a chi ha mangiato dai piatti degli altri due colori.

In entrambi i casi, il colore delle stoviglie non ha avuto alcuna influenza sul giudizio per la qualità del prodotto.

La ricerca è stata pubblicata su Appetite e secondo i ricercatori sono opportuni ulteriori studi per comprendere se, utilizzando in modo mirato i colori, si può sviluppare una strategia particolare alleata delle diete.

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Ma non finisce qui. Secondo il Dottor Brian Wansink autore del libro Mindless Eating: Why we eat more than we think (Mindless Eating. Perché mangiamo senza pesarci?), possiamo migliorare la nostra linea con delle piccole strategie psicologiche applicate ai complementi d’arredo, anche perché è ormai assodato che la Dukan e tutte le altre diete proprio non fanno per noi.

1) I tuoi bicchieri hanno la forma sbagliata? Osserva la forma del tuo servizio di bicchieri: sono bassi e tozzi? Allora stai bevendo più del dovuto e se non stai attento il tuo corpo potrebbe prendere la stessa forma! La ricerca del Dottor Wansink ha mostrato che se prendiamo due bicchieri che possono contenere la stessa quantità, ma uno basso e tozzo, e l’altro alto e stretto, finiremo per versare in media il 30% in più di liquido nel primo! Questo spiega perché i drink, nei bar, vengono serviti nei bicchieri alti: la percezione che abbiamo è bere di più! Così mentre i vostri bicchieri tozzi possono essere perfetti per bere acqua durante tutto il giorno, è preferibile servite le bevande zuccherine in quelli alti.

2) Il tuo servizio di piatti è troppo largo? Lo stile fuori misura dei piatti del ristorante ti invogliano a mangiare di più, ma hai mai considerato gli effetti che essi hanno sul tuo giro vita? “La taglia del tuo piatto ti influenza molto” sostiene Wansink, “ma sostituendo un piatto con diametro 10 pollici (25cm) con un altro di 12 pollici (30cm), la gente mangerà il 22% di più“. Il Dottor Wansink ha calcolato che mediamente la gente mangia il 92% del cibo che mette nel piatto, diminuendo la misura dei piatti mangeremo il 14% in meno. Quindi meglio abbandonare i servizi dei giganti e tornare a quelli tradizionali.

3) È troppo facile mangiare davanti alla tv. Quando il tavolo della tua sala da pranzo assomiglia a tutto tranne che al tavolo dove mangiare (ci scrivi, ci appoggi la borsa…) potesti avere la “brillante” idea di sederti sul divano davanti alla tv per cena o per colazione. Sbagliato! Per evitare questo, afferma il dottoressa Mintle, “ho sempre detto alle persone di sedersi al tavolo per mangiare il loro pasto, che sarà più lento e facile da gustare. Mangeranno di più di fronte allo schermo perché saranno distratti dall’attività che svolgono e meno concentrati sul pasto”. Mike Moreno, autore di “The 17 day diet” suggerisce di mettere la tv in un posto poco visibile, così da perdere la cattiva abitudine di mangiare snack seduto sul divano!

4) Cura il tuo sonno. Dormire bene è essenziale per tenere controllato il peso. Quando si è stanchi, i livelli di leptina, che controllano l’appetito, diminuiscono, mentre i livelli di grelina, uno stimolatore dell’appetito aumentano. La dottoressa Mintle raccomanda di lavorare sulla tua “qualità del sonno” assicurandoti di dormire abbastanza. Cambia le tende per far diventare più scura la stanza e tieni spente le luci mentre dormi. Anche il materasso se troppo soffice o troppo duro può impedirti un sonno profondo.

5) Non riempire la dispensa di snack. Quando sei affamato ingurgiti di tutto? Riorganizza la tua dispensa in modo strategico, potresti evitare di mettere su tanti chili. Disponi al centro della dispensa i cibi sani e nascondi in fondo gli snack non salutari: occhio non vede, “ciccia” non duole! Meglio ancora se metti le scorte in cantina o in garage. Durante le sue ricerche, Wansink ha scoperto che, quando le persone tengono una scorta di cibo e di snack nella cucina, sono portate a mangiarne una razione doppia durante la prima settimana. Il “surplus” li incoraggia a finire il cibo velocemente, almeno fino a quando le quantità non saranno tornate al livello nomale.

6) Durante i pasti, cura la musica di sottofondo. Gli esperti di fitness raccomandano di ascoltare una musica con un ritmo accelerato mentre fai sport così da incrementare l’intensità. La stessa logica può essere applicata al mangiare, ma in senso opposto. Più veloce e ritmata è la musica che ascolti, più velocemente mangerai. Dice la dr Mintle, “è un effetto inconscio, basta pensare al tipo di musica trasmessa nei fast food”. Così come nei ristoranti piccoli e intimi viene trasmessa una musica lenta e dolce, che incoraggia a soffermarsi ed a godersi il pasto. “Se mangi lentamente e ti godi ogni boccone, il tuo cervello e il tuo stomaco avranno il tempo di parlare e ti sentirai pieno prima”. Così organizza la cucina per poter ascoltare della musica durante le tue cene, ma scegli bene su cosa sintonizzarti.

Migliorare la costanza nella dieta è dunque possibile grazie a questi piccoli trucchi psicologici e se proprio senti la voglia irrefrenabile di mangiare qualcosa, siediti 5 minuti e vedrai che passerà!

Germana Carillo

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania