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Dieta mediterranea: dal Salento arriva la soluzione anticrisi

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La dieta mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come patrimonio naturale e immateriale dell’umanità, si presta a divenire lo strumento per il rilancio dell’economia nel Meridione.

È un progetto cui stanno lavorando già da alcuni mesi alcuni giovani studenti pugliesi in stretta collaborazione con la Provincia di Lecce e in partnership con il Comune e la Camera di Commercio del capoluogo salentino.

L’idea è di sfruttare al massimo il riconoscimento internazionale della nostra dieta mediterranea per arrivare ad avere l’attenzione del mondo su tutto il Sud Italia e per far comprendere a tutti – soprattutto a quei popoli che hanno un regime alimentare lontano dal nostro – che lo stile alimentare Italiano è in assoluto quello più indicato per nutrirsi in maniera sana, per prevenire e combattere malattie importanti come l’ipertensione, l’arteriosclerosi, il diabete, le malattie cardiovascolari, l’obesità ecc., per mangiare bene senza rinunciare al gusto e, infine, ma non perché meno importante (anzi!), per raggiungere la tanto agognata sostenibilità ambientale.

I giovani “imprenditori” salentini, a tal proposito, hanno ideato e registrato il marchio “Dieta Med-Italiana” e stanno studiando una strategia di marketing mirata, capace di tradurre tutto questo in un vero e proprio business che possa rilanciare l’economia della Puglia e di tutto il Mezzogiorno. Una soluzione anticrisi che fa leva solamente sul territorio e sul comparto agro-eno-gastronomico.

A maggio infine un grande evento nella città di Lecce, il Festival della Dieta Med-Italiana: un’iniziativa di 4 giorni che vedrà alternarsi momenti di formazione con incontri tematici e workshop, di esposizione ed educazione sia sui prodotti base della dieta mediterranea che sulla loro preparazione e di cultura agro-eno-gastronomica con presentazione di libri, riviste, film. Ma il punto di forza del Festival sarà la presenza dei più importanti giornalisti e buyer italiani, inglesi, tedeschi e americani che si occupano di alimentazione e di salute.

Insomma, una sorta di rinascimento agroalimentare basato esclusivamente sulla rivalutazione dell’agricoltura, dell’alimentazione e dell’ambiente. Una ripresa dell’economia non dettata dai maestri della finanza italiana e mondiale, bensì dal lavoro e dalle persone ma soprattutto dall’Italian food style.

Fabrizio Giona

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