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Bevono troppo i ragazzi i italiani. Boom del binge drinking

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8 milioni e 600 mila gli italiani che bevono troppo.

È il dato che emerge dalla relazione annuale al Parlamento del ministero della Salute, che registra, tra l’altro, un aumento dei ricoveri ospedalieri dovuti all’alcol del 10% e una mortalità correlata superiore alla media europea.

Tra il 2000 e il 2010 sono stati soprattutto i giovanissimi ad abusare di alcol, abituati come sono non solo a consumare vino e birra a tavola, ma anche a bere superalcolici, aperitivi e amari al di fuori dei pasti. Il cosiddetto “binge drinking” riguarda ormai il 41,9% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni e 16,9% degli adolescenti tra i 14 e i 17 anni. E c’è di più: tra le ragazze di quest’età nell’ultimo quindicennio la quota di consumatrici fuori pasto si è quasi triplicata.

Complessivamente, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, il 25,4% degli uomini ed il 7,3% delle donne maggiori di 11 anni, circa 8.600.000 persone, consumano alcolici esponendosi a rischi alcolcorrelati.

Quali sono? Cirrosi epatica in primis (dal 2000 al 2009 i casi sono passati dal 26,30% al 36,4%) ma anche la mortalità per incidenti stradali, soprattutto nella fascia di età compresa tra i 20 e i 24 anni. In più, si registrano anche malattie dell’apparato digerente e del sistema circolatorio, tumori, incidenti di vario tipo, omicidi e suicidi.

Secondo i dati dell’Iss nel 2008 sono stati non meno di 17.661 i morti dovuti all’uso dannoso di alcol, di cui 11.254 maschi e 6.407 femmine, che rappresentano, rispettivamente, il 3,8% del totale della mortalità maschile e il 2,1% di quella femminile .

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania