Il mal di schiena è dovuto all’invecchiamento della colonna vertebrale. E la degenerazione della colonna vertebrale è dovuta alla attività di una molecola, la NF-kB.
Alcuni ricercatori dell’Università Cattolica-Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma hanno scoperto – in collaborazione con il gruppo di ricerca dell’Università di Pittsburgh – che quando diventa iperattiva nelle cellule dei dischi intervertebrali, questa molecola è in grado di dar vita a una serie di reazioni che alterano negativamente la struttura fisiologica della colonna.
La soluzione potrebbe stare in un farmaco sperimentale che “spegnerebbe” la NF-KB.
L’80% della popolazione ha sofferto di lombalgia o di cervicalgia almeno una volta nella vita, il 32% della popolazione italiana ne è affetto almeno una volta l’anno e l’8,2% in maniera cronica.
Lo studio verrà pubblicato sulla rivista Spine, ha vinto in Italia la prima edizione del Premio Biospina per la migliore ricerca di base della Società Italiana di Chirurgia Vertebrale (assegnato al dottor Luigi Aurelio Nasto, specializzando in Ortopedia e Traumatologia presso il Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Università Cattolica-Policlinico Gemelli di Roma, e al professore aggregato Enrico Pola) e sarà premiato anche con l’ISSLS Award il 31 maggio ad Amsterdam presso l’Auditorium dell’Amsterdam Rai Congress and Exhibition Venue.
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