Avvertenza importante per le fanatiche dei capelli lisci: state sempre attente a ciò che vi passa per la testa. Ovvero, occhio alle etichette dei prodotti che il vostro parrucchiere di fiducia utilizza per la stiratura chimica, o stiratura alla brasiliana.
Perché la suddetta fiducia va meritata e conservata: i prodotti che il coiffeur userà non devono assolutamente contenere formaldeide.
Se è una sostanza chimica tossica, sarà vietata, direte voi: ma, come sempre, la contravvenzione è in agguato, e nonostante siano stati ritirati dal mercato da più di di un anno, molti prodotti nocivi (tanto per voi quanto per chi ve li applica) continuano ad essere venduti. La quantità di formaldeide che contengono è, magari, minima, ma sarebbe sufficiente per irritarvi gli occhi e la cute, specie se i trattamenti a cui vi sottoponete sono frequenti, perché l’accumulo è particolarmente rischioso.
Il trucco dei produttori è subdolo: e sta nel produrre sostanze che formalmente non contengono la formaldeide, ma in cui sono presenti alcune molecole che, una volta scaldate, sono in grado di liberarla. La sostanza nociva è dunque nascosta, ma c’è. Attualmente, sono legalmente reperibili in commercio solo prodotti con una percentuale di formaldeide non superiore allo 0.2%: quantità che, però, non è in grado di lisciare chimicamente i capelli. Se il prodotto magico che invece vi hanno applicato, invece, è subito efficace e garantisce un risultato duraturo, allora iniziate a farvi qualche domanda.
E pazienza se dallo show business e dalla moda il liscio è super-sponsorizzato: se tenete alla vostra salute, vi toccherà armarvi di pazienza e ricorrere, con fiducia e amore, alla piastra e al phon. Ma senza eccedere, mi raccomando, perché anche l’amica piastra, a lungo andare, disgrega le squame cheratiniche, indebolendo e rovinando il fusto dei capelli. Magari non avrete la stiratura alla brasiliana, ma quella all’italiana, più sana e più viva, sì. E se c’è scirocco, rimandate a domani!
Marina Piconese
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