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Gli antidepressivi del futuro? Pillole al testosterone

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La depressione non sceglie a caso le proprie vittime. Le donne, che per natura hanno meno testosterone rispetto ai maschietti, sono quelle più colpite.

La chiave del mistero? Sta proprio nella parola testosterone. L’ormone maschile, infatti, sarebbe un vero e proprio antidepressivo: più ne hai e più sei a riparo. E, tranne rarie eccezioni, almeno in questo i nostri colleghi uomini non ci battono.

Ecco spiegato perché la depressione colpisce le donne in percentuale doppia rispetto all’altra metà dell’universo. Al bandolo della matassa ci sono arrivati i ricercatori della Florida State University, in uno studio pubblicato su Biological Psychiatry e svolto su poveri topi castrati di laboratorio che presentavano sintomi di depressione e ansia. Somministrando loro del testosterone, questi sintomi sono svaniti.

Gli effetti benefici del testosterone non sono associati a cambiamenti nella neurogenesi (la produzione di nuovi neuroni) nell’ippocampo come avviene, invece, nel caso dei classici antidepressivi come l’imipramina e la fluoxetina“, spiega Mohamed Kabbaj, coautore della ricerca. In buona sostanza, il testosterone proteggerebbe dalla depressione agendo a livello dell’ippocampo, la regione del cervello coinvolta nella formazione dei ricordi e nella regolazione delle risposte allo stress.

La scoperta, ovvio, aprirà una nuova strada nello sviluppo di nuove terapie antidepressive.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania