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La salmonella ipervirulenta ora puo’ essere contrastata

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Nonostante i tanti controlli che ricevono i cibi che compriamo o che ci vengono serviti nei luoghi di ristorazione, sono ancora tantissimi i casi di salmonella, vera e propria intossicazione alimentare.

Spesso l’origine della salmonella è dovuta alla contaminazione di manzo, pollo, uova ma anche di verdure e frutta concimate con rifiuti contaminati di origine animale, quindi tutti possiamo esserne colpiti proprio perché sono alimenti altamente consumati.

Se si pensa al fatto che la salmonella è la causa più comune di infezione, ricovero e di morte legata al cibo negli Stati Uniti, capiamo quanto sia importante trovare un metodo per contrastarla. E quello che finora non era riuscito in pieno ai ricercatori di tutto il mondo, forse è riuscito ad un gruppo di lavoro dell’Università della California – Santa Barbara (UCSB) che, in una ricerca pubblicata su PLoS Pathogens, ha diffuso la notizia di aver trovato un metodo per individuare e sconfiggere i ceppi di salmonella ipervirulenta.

I tentativi fatti finora di isolare i ceppi di salmonella così forti non hanno dato esiti positivi perché questi batteri, esposti all’ambiente, si comportavano come quelli meno virulenti. Ma il punto di svolta ci viene spiegato da Michael Mahan, docente nell’ateneo californiano e primo autore dello studio: “Il trucco è stato quello di valutare la loro virulenza durante l’infezione cioè prima che tornassero a uno stato meno virulento negli esami di laboratorio“.

Quindi in questo modo gli scienziati hanno capito cosa devono cercare e stanno studiando il metodo per farlo ed isolare quindi i ceppi più virulenti già in laboratorio. Mahan infatti ha concluso dicendo: “Ora che abbiamo identificato il problema abbiamo solo bisogno di lavorare per risolverlo definitivamente“.

La strada sembra ancora abbastanza lunga ma un ulteriore passo è stato fatto per arrivare a rendere del tutto innocua la salmonella e salvare così la vita a migliaia di persone che, inconsapevolmente, muoiono a causa dell’intossicazione alimentare magari mangiando il loro cibo preferito.

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Lazzaro Langellotti

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