220 medicinali potranno essere venduti anche al di fuori delle farmacie: sono quelli di fascia C, a totale carico del cittadino, soggetti a “delisting”, cioè senza l’obbligo di ricetta.
Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha firmato così, nel rispetto del termine di 120 giorni previsto dalla legge, il decreto che dà attuazione a quanto previsto dall’articolo 32 del decreto-legge “Salva-Italia” sul regime di vendita dei medicinali appartenenti alla classe C.
Il decreto indica i farmaci che dovranno essere venduti su ricetta medica, vendibili solo nelle farmacie, come medicinali stupefacenti, gli iniettabili, i medicinali del sistema endocrino e tutti i medicinali per i quali è previsto regime della vendita dietro presentazione di ricetta medica da rinnovare ogni volta.
In più, il decreto individua una lista di 220 farmaci che possono essere venduti senza ricetta ed anche negli esercizi commerciali previsti dal decreto Bersani del 2006 (parafarmacie o punti della grande distribuzione), specificando il principio attivo e il marchio di fabbrica (tra questi, antivirali per uso topico a base di aciclovir, antimicotici vaginali a base di econazolo, antimicotici locali a base di ciclopirox, prodotti per la circolazione, come i farmaci a base di diosmina, colliri antiallergici e antiinfiammatori per uso topico).
La lista sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.