Alcuni alimenti come il latte, le carni rosse e i salumi sono sempre oggetto di pareri contrastanti: fanno bene, fanno male, meglio limitarli, sono dannosi a lungo andare…
Il risultato è che abbiamo le idee poco chiare in merito. Per esempio, siamo di quelle che al mattino non rinunciano mai a un buon bicchiere di latte. Ultimamente, demonizzato al punto tale da essere considerato la causa dell’osteoporosi. La colpa sarebbe degli aminoacidi solforati presenti nel latte che produrrebbero dei metaboliti acidi dannosi per lo scheletro, sul quale “scaricherebbero” bicarbonato e calcio con conseguente demineralizzazione delle ossa.
In realtà, le quantità di aminoacidi solforati in un bicchiere di latte sono così minime da essere superate anche da una porzione di spinaci. Via libera, quindi, al latte tutti i giorni che, anzi, soprattutto per i bambini, contribuisce alla formazione di ossa sane e robuste.
Un altro alimento in discussione negli ultimi tempi è la carne rossa. Stavolta è una indicazione scientifica americana a raccomandare il limite di 500 grammi alla settimana (peso di carne cotta): sarebbe quasi accertato che un consumo più alto della norma di carni rosse aumenterebbe i fattori di rischio-cancro. La soluzione per chi ama la carne è sostituire la rossa con la bianca: salutare, leggera e ottima per apporto di proteine.
Infine, salumi e zucchero. I salumi non dovrebbero essere consumati tutti i giorni ma solo 50 grammi saltuariamente. Certo, conta molto la qualità: una bresaola doc non è certo paragonabile alla pancetta affumicata in cubetti per fare la carbonara. Se volete degustare, quindi, cercate sempre le qualità e i pezzi migliori: fatelo soprattutto se date i salumi ai vostri bambini. Inoltre, un pasto che sia sempre ricco di frutta e verdura bilancerà perfettamente anche qualche ‘peccato’ di salumi in più.
Lo zucchero, poi, non è il diavolo… basta saperne consumare quantità moderate. Per esempio, rigorosamente una sola bustina nel caffè al bar!
Sara Tagliente