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Cancro al seno: prevenire è meglio che curare

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Il tumore al seno è il secondo per frequenza, dopo quello della pelle ma a noi donne fa più paura perché ad essere colpito è l’organo principe della femminilità e perché spesso viene visto come una malattia fatale.

In realtà, l’aumento delle diagnosi precoci, e la migliore qualità delle cure hanno aumentato sia la sopravvivenza, sia la qualità della vita. Se il tumore è piccolo (inferiore a 2 cm di diametro) e localizzato, ben il 98,5 % delle donne sopravvive. Per questo è essenziale la diagnosi precoce, con ecografia e mammografia annuali, dopo i 40 anni.

L’obesità, il fumo e l’alcool sono considerati fattori di rischio. È possibile ridurre il rischio di ammalarsi con un comportamento attento e con pochi esami di controllo. È bene fare esercizio fisico e alimentarsi con pochi grassi e molti vegetali (frutta e verdura, in particolare broccoli e cavoli, cipolle, tè verde e pomodori).

È recente la notizia che un gruppo di studiosi statunitensi ha seguito per sette anni più di 185 mila donne in menopausa e ha osservato che a un maggior consumo di fibre corrisponde un minor rischio di tumore del seno.

Gli esami consigliati per una prevenzione efficace sono:

1. La mammografia è il metodo attualmente più efficace per la diagnosi precoce. Per questa ragione è consigliato, con cadenza annuale, a tutte le donne dopo i 50 anni. Nelle donne che hanno avuto una madre o una sorella malata in genere si consiglia di cominciare prima, verso i 40-45 anni, con cadenza annuale.

2. L’ecografia è un esame molto utile per esaminare il seno giovane, dato che in questo caso la mammografia non è adatta. Lo specialista consiglia di farvi ricorso in caso di comparsa di noduli.

3. È buona abitudine fare una visita del seno presso un ginecologo o un medico esperto almeno una volta l’anno, indipendentemente dall’età.

4. L’auto palpazione è una tecnica che consente alla donna di individuare precocemente eventuali trasformazioni del proprio seno (WellMe ha anche pubblicato un articolo che spiega come eseguirla). La sua efficacia in termini di screening è però molto bassa: per questo motivo costituisce una buona pratica ma non può assolutamente sostituire ne la mammografia ne le altre visite specialistiche.

Ricordiamoci quindi che la prevenzione non inizia dal medico, ma a tavola ed in tutti i gesti sani della vita quotidiana.

Manuela Marino

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