Da anni ci dicono che è meglio fare i figli da giovani, per una serie di motivi tra i quali il maggior rischio, con il concepimento dopo i 35 anni, di malformazione nei bimbi. Ma una recente ricerca del team di Dan Eisenberg del Dipartimento di antropologia della Northwestern University ha dimostrato che i figli dei papà più avanti con l’età erediterebbero telomeri più lunghi e quindi avrebbero una speranza di vista superiore alla media dei figli dei papà giovani.
Cosa sono i telomeri? Si tratta dei ‘cappucci’ delle cellule, importanti per la replicazione cellulare, per le funzioni biologiche della cellula e per la capacità di “riparare i danni”. I telomeri degli spermatozoi funzionano al contrario: si allungano (e quindi potenziano) con l’età mentre normalmente essi si assottigliano con il tempo. Il bimbo, ereditando telomeri più lunghi, avrà dei buoni vantaggi a livello di longevità: le cellule rimarranno efficienti più a lungo e il ricambio non sarà “in affanno”.
Questa scoperta arriva solo adesso perché finora ci si era concentrati maggiormente sull’età della donna che su quella del padre. Inoltre questa scoperta sarebbe così scientificamente valida da far superare, a livello rischio-beneficio, l’aumentare della possibilità di danni e mutazioni genetiche ai bambini figli di papà più anziani.
Sara Tagliente