Dei vermi meccanici che si cibano di tumori, da innestare nel cervello per eliminare il tessuto tumorale. È il progetto cui stanno lavorando gli scienziati dell’Università del Maryland. Il loro studio è stato presentato a Roma in occasione del congresso sulla biorobotica che si è svolto in questi giorni al Campus Biomedico.
In pratica, l’invenzione riguarda l’inserimento del cervello del paziente di vermi metallici di circa 13 millimetri, che localizzano i tumori del cervello e li distruggono.
L’utilizzo di MINIR, è questo il nome del piccolo verme-robot acronimo di Minimally Invasive Neurosurgical Intracranial Robot, andrà effettuato in concomitanza con la risonanza magnetica intraoperatoria in modo da fornirgli in tempo reale informazioni utili alla visualizzazione virtuale del bersaglio da parte dell’operatore umano.
“La sua elevata snodabilità – ha concluso Jean-Marc Simard, neurochirurgo alla guida del progetto – e i supporti tubolari di cui è dotato gli agevolano notevolmente il movimento all’interno dell’organo”.
Il neurochirurgo prevede che le prime sperimentazioni sull’uomo potranno partire tra 3-5 anni.