In merito ad intelligenza, pare proprio che nel corso degli ultimi decenni le donne abbiano superato gli uomini. Per la prima volta, a parere degli esperti, le donne hanno dimostrato di possedere un QI superiore, ottenendo un risultato che è stato descritto come storico. La differenza si sarebbe andata sempre più affievolendo nel corso del tempo, ed ora il sorpasso in rosa sarebbe avvenuto, soprattutto per merito della vita moderna.
È quanto affermato da parte di James Flynn, considerato uno dei massimi esperti di misurazione del quoziente intellettivo al mondo. Fino a questo momento, i risultati raccolti dalla misurazione del QI avevano messo in lice come le donne ottenessero risultati almeno di 5 punti inferiori agli uomini. Ciò aveva lasciato facilmente supporre che questi ultimi fossero più intelligenti rispetto alle prime.
Secondo i dati raccolti dagli esperti, negli ultimi decenni il quoziente intellettivo della popolazione mondiale sarebbe cresciuto molto rapidamente, a causa delle continue sfide a cui la modernità sottopone ognuno di noi, tramite situazioni sempre più complesse da risolvere. Le cifre più recenti relativamente alla misurazione del QI non lascerebbero dubbi: il quoziente intellettivo delle donne sarebbe cresciuto in maniera decisamente più rapida.
Quali motivazioni sono state utilizzate per cercare di giustificare i nuovi risultati ottenuti dalle donne? È stato impossibile non tenere conto di come ogni donna cha lavori, e che abbia una famiglia di cui prendersi cura, sia ogni giorno impegnata in maniera costante su più fronti dell’esistenza, affrontando sfide quotidiane sempre più numerose. Le donne si sarebbero dunque dimostrate in grado di sviluppare una capacità di multitasking, che permetterebbe loro di pensare e di fare più cose contemporaneamente.
Proprio per questo motivo, il cervello delle donne sarebbe cresciuto maggiormente rispetto a quello degli uomini, che probabilmente in occasioni ben più rare si trovano a dover attuare il multitasking nel corso delle proprie giornate. I risultati ottenuti dimostrano inoltre come il QI non abbia alcun legame con la genetica e come esso possa essere accresciuto dalle esperienze di vita.
Marta Albè