Ma non è mica vero che il caffè fa passare la sbornia! Sarà anche effettivamente buono e avrà altri benefici effetti, ma i postumi di una bella bevuta non li smaltisci bevendolo. La “Behavioral Neuroscience“, una rivista di neuroscienze americana, ha pubblicato gli esiti di uno studio della Temple University di Philadelphia negli USA.
I ricercatori hanno svelato che il solo potere della caffeina sull’organismo contaminato dall’alcool è quello di alleviarne l’effetto sedativo, ma non migliore affatto le funzioni cognitive dell’individuo sedato. “Ciò implica che i processi decisionali potrebbero risultare compromessi”, come afferma il professor Thomas Gould, a capo dello studio. Insomma bere un caffè la mattina dopo aver bevuto, vi sveglia e basta come un caffè ogni altra mattina!
Ma vediamo come è stata svolta la ricerca. Il campione su cui sono stati fatti gli esperimenti sono ancora una volta gli animali: i topi. Divisi in 3 gruppi son stati trattati con caffeina, etanolo e con un mix di entrambe le sostanze e poi inseriti in un labirinto. I topi a cui era stato somministrato solo etanolo erano nell’evidente stato confusionale tipico di chi ha bevuto troppo alcol: moto incerto e lento, orientamento sfasato, sbandamento. L’ebrezza ha quest’altro lato della medaglia! I facenti parte del gruppo 3 – etanolo e caffeina – si sono comportati in modo molto simile, ma erano molto meno quieti e osavano di più, prendendo decisioni avventate durante il tragitto.
Ciò che ne hanno dedotto gli studiosi è che la caffeina è un supporto diciamo psicologico: aiuta a sentirsi svegli, ma non modifica in alcun modo i livelli alcolemici. È una sorta di falso benessere che come ai roditori fa prendere percorsi affrettati nel labirinto, può far fare scelte ben più pericolose, per esempio a ragazzi convinti di potere mettersi alla guida sbronzi solo dopo aver bevuto un caffè o una red bull. Ovvie e scontate le conseguenze che se ne deducono.
Questo vuol dire che il caffè, da amico del post sbronza come tutti gli amanti dell’eccesso hanno sempre saputo o come quelli meno esperti, hanno potuto appurare dalla bocca, o meglio dalle righe, dello scrittore basco Juan Bas e dal suo Trattato sui postumi della sbornia, non solo non è vero che aiuta a star meglio, ma addirittura maschera gli effetti dell’eccesso aumentandone i pericoli. Quindi la caffeina non solo non riesce a invertire gli effetti negativi dell’alcol, ma rende più difficile evitarne le insidie psicologiche perché si è convinti di non essere ubriachi: ma è meglio che chi ha bevuto troppo ne sia ben consapevole e che sappia che il caffè è solo un palliativo. Perché questa sostanza stimolante, non lo renderà meno pieno della sostanza, al contrario, sedativa, ma gli darà solo la sensazione di essere più lucido lasciando però compromesse le capacità logiche e motorie.
Stessa cosa per quanto riguarda la pratica sportiva: uno studio inglese aveva già appurato che una persona su 5 tra chi beve abitualmente è solita praticare esercizio fisico per cercare di smaltire gli effetti negativi legati alla sbornia del giorno prima. Ma, anche qui, gli studiosi hanno spiegato che fare ginnastica può aiutare a sentirsi meglio, ma non elimina i danni provocati dall’abuso di alcol.
Purtroppo non ci sono rimedi miracolosi per la sbronze coi fiocchi: l’unica cosa in grado di far tornare sobria una persona è la diminuzione dei livelli di alcool presenti nel sangue, quindi o andate a farvi fare una lavanda gastrica (e a volte è consigliabile davvero!) o dovete solo aver pazienza. Come tutte le cose anche l’effetto dell’alcol prima o poi finisce.
Insomma andate pure a farvi un’ora di corsa il fantomatico giorno dopo – se ce la fate – e bevete pure un paio di caffè per stare svegli davanti al PC in ufficio, ma non fate transazioni, non prendete decisioni, non parlate di cose serie col capo o col partner: siete ancora sbronzi, ricordatevelo!!!
Valentina Nizardo