Sapevate che cucinando in tegami, pentole e padelle di rame si possono evitare molti avvelenamenti da cibo?
Lo rivela uno studio della University of Arizona (Usa), coordinato da Sadhana Ravishankar e pubblicato sulla rivista Food Microbiology, il quale ha analizzato la reazione della salmonella a numerosi tipi di leghe di rame utilizzate per cuocere gli alimenti.
Il rame, infatti, impedisce la proliferazione di questo batterio, causa di numerosi casi di avvelenamento che possono portare, nelle situazioni più gravi, anche al decesso. L’acciaio inox invece, attualmente utilizzato dalla maggioranza delle industrie produttrici di stoviglie, non presenta queste caratteristiche antimicrobiche: i batteri su una tale superficie possono sopravvivere anche a lungo.
Come spiega Sadhana Ravishankar, «il rame è dannoso per i batteri poiché reagisce con l’ossigeno ossidandosi, passando dal classico colore rossiccio ad un verde acqua. È il residuo dell’ossidazione ad essere tossico per molti batteri, tra cui proprio quello della salmonella. I nostri test – conclude Ravishankar – hanno mostrato che mentre la concentrazione di batteri di salmonella su una pentola di acciaio inox passano da 10 milioni a 1 milione di cellule, sulle pentole di rame si riduce ancora di più, fino a appena 100 cellule».
Ancora una volta converrebbe ritornare al passato!
Fabrizio Giona