L’AIDS si avvia verso la fine dell’epidemia. Lo dicono gli esperti al XIX Convegno Mondiale per la lotta Aids, partito ieri nella capitale americana Washington e in programma fino al 27 Luglio. “Turning the tide together“, letteralmente “svoltare insieme”, è il motto dell’evento, scelto per enfatizzare come un impegno globale decisivo sia cruciale per cambiare il corso dell’epidemia, ora che la scienza sta presentando risultati promettenti nel trattamento e nella prevenzione biomedica dell’HIV.
“AIDS 2012 rappresenta un’occasione unica per incoraggiare i politici, i governi, le NGO, gli scienziati, le persone che vivono con l’HIV e la società civile ad unire le forze“, ha detto Diane Havlir, co-chair della Conferenza e professore di medicina alla University of California, San Francisco, che ha aggiunto: “la congiuntura economica è difficile ma la scienza ci dice che sarebbe irresponsabile lasciarsi sfuggire questa occasione storica. Molti degli scienziati attivi sul fronte delle nuove ricerche sul trattamento come prevenzione e sui reservoir dell’Hiv saranno presenti alla conferenza“.
Ricco e illuminato è il programma del convegno, che può vantare la presenza di numerosi personaggi pubblici, come l’ex presidente e fondatore della William J. Clinton Foundation Bill Clinton, sua moglie Hillary Rodham Clinton, attuale segretario di Stato USA, e la ex first lady Laura Bush. Ci sarà anche Bill Gates, che con la sua fondazione è uno dei maggiori finanziatori dell’accesso alle terapie nel mondo, il cantante Elton John, impegnato con una propria fondazione in questo campo, e l’attrice Whoopi Goldberg.
“Per la prima volta nella storia la scienza ha elaborato armi così efficaci che, se correttamente e largamente impiegate, potrebbero porre fine alla epidemia di AIDS nel mondo. Serve l’impegno e servono i finanziamenti. Che, in questo momento, sono invece alquanto scarsi. Riusciranno i 25.000 delegati che si ritrovano nella capitale statunitense a sciogliere questo nodo?“, scrive in una nota
AnlAIDS Onlus, la prima e la più grande associazione nata in Italia per fermare la diffusione dell’infezione da HIV. “Ora, più che mai, dobbiamo cogliere il momento, attirare fondi da investire nella ricerca e allo stesso tempo promuovere programmi basati sull’efficienza e sull’efficacia che ottimizzino l’uso delle risorse“, conclude Anlaids.
Anche perché, ad oggi, sarebbero 34 milioni le persone che vivono con l’Aids, mentre sono 30 milioni i morti registrati negli ultimi 20 anni. Per questo, tra i temi che verranno discussi ci sono i progressi ottenuti per la messa punto di un vaccino, le nuove strategie preventive individuate, la necessità dell’accesso globale alle cure ed ai test sul virus HIV e l’importanza dei finanziamenti, anche a fronte della crisi economica. Sempre che il virus esista davvero e non sia frutto di un complotto.
Roberta Ragni