Un sistema tecnologico d’avanguardia per migliorare il lavoro chirurgico, la sicurezza del paziente e ridurre i tempi di degenza. Nascono all’Ismett, l’Istituto Mediterraneo per i trapianti di Palermo, le Sale Operatorie Intelligenti (Smart OR), inaugurate alla presenza del Sottosegretario alla Salute, Adelfio Elio Cardinale, dell’onorevole Alessandro Pagano, e dell’Assessore Regionale della Salute, Massimo Russo.
All’interno delle “Smart OR” ci sono quattro monitor fissi e uno mobile, cu cui si può vedere contemporaneamente tutto quello che riguarda la storia del paziente e il caso in questione: cartelle cliniche, radiografie, risultati degli esami specialistici, ma anche videoconferenze con chirurghi di ogni parte del mondo, per monitorare, riprendere ed esportare l’attività chirurgica a scopi didattici e scientifici. Attraverso comandi vocali e un touch screen in campo sterile i chirurghi di Ismett potranno attivare o disattivare le funzioni delle attrezzature e della sala operatoria.
Si tratta di
“scenari operatori ad alto profilo tecnologico ideati per elevare gli standard di qualità erogati”,
spiega una nota dell’Istituto, che sono particolarmente adatti alle procedure mini-invasive, implementando un sistema che integra una qualità di visualizzazione endoscopica ad alta definizione con un supporto informatico in grado di gestire in maniera rapida ed efficace le immagini e i segnali di sala operatoria generati durante l’intervento, le relative informazioni e i dati dei pazienti per la creazione del referto.
Sarà così più semplice per i chirurghi utilizzare le tecniche di chirurgia mini-invasiva (toracoscopica e laparoscopica) anche per interventi di elevata complessità su polmone, esofago, mediastino, fegato, vie biliari, pancreas e intestino. Il sistema, infatti, configura la sala operatoria adeguandola al profilo del chirurgo e del particolare caso operatorio.
“Ismett – ha detto il professor Adelfio Elio Cardinale, Sottosegretario di Stato alla Salute – rappresenta una delle eccellenze in campo biomedico e sanitario della Sicilia. Oltre alla già consolidata e riconosciuta grande esperienza nel campo dei trapianti d’organo, l’Istituto mostra un continuo aggiornamento di altissima qualità tecnologica, con riferimento a procedure minime invasive e a chirurgia robotica”.
Usando fondi del budget operativo o finanziamenti di ricerca, l’Ismett
“continua a investire in quelle tecnologie – ha sottolineato Bruno Gridelli, Direttore dell’Istituto Mediterraneo – che migliorano la qualità e la sicurezza delle cure al paziente. Questo utilizzando le conoscenze di UPMC, tra le più avanzate al mondo nel coniugare centralità del paziente, innovazione tecnologica e sostenibilità. Curare meglio, con tempi di degenza più brevi e meno complicanze, infatti, consente anche di spendere meno”.