Una dieta sostenibile, basata su alimenti prodotti nel pieno rispetto del Pianeta, non può che contribuire a giovare alla nostra salute oltre che a quella del Pianeta. È quanto ribadito dalla FAO, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per il cibo e l’agricoltura.
Le attuali modalità di coltivazione degli alimenti vegetali e le modalità di produzione del cibo industriale non farebbero altro che depauperare l’ambiente, ponendo a nostra disposizione alimenti ed ingredienti di scarsa qualità.
Secondo quanto emerso da uno studio condotto da parte di Fao/Biodiversity e come sottolineato dall’esperta Fao Barbara Burlingame
“nonostante i notevoli passi avanti fatti dall’agricoltura negli ultimi tre decenni, appare chiaro a tutti che i sistemi alimentari e le diete continuano a non essere sostenibili”.
Ai problemi legati alla perdita di biodiversità agroalimentare, si associa la diffusione di diete completamente squilibrate. Queste conducono le popolazioni del mondo occidentale verso gravi disturbi come l’obesità ed il diabete, causati da scelte alimentari troppo semplificate ed eccessivamente basate su cibi di provenienza industriale e privi di principi nutritivi benefici.
Il contraltare di una simile situazione è dato dalle comunità dei così detti Paesi in via di sviluppo, costrette alla fame soprattutto per via di una pessima distribuzione delle risorse alimentari nei loro riguardi.
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Su quali alimenti si dovrebbe basare una dieta sostenibile che possa giovare sia alla salute che al pianeta?
Soprattutto su alimenti completi e ricchi di nutrienti, come la quinoa, sui legumi, importantissima fonte di proteine, su ortaggi, verdure a foglia verde e frutta, in grado di fornire all’organismo vitamine e nutrienti benefici, ancora di più se ottenute tramite i metodi dell’agricoltura biologica, dunque dicendo no ad OGM ed all’impiego di pesticidi, dannosi sia per la salute che per l’ambiente.