90-60-90 è il prefisso che ha definito la bellezza delle modelle negli anni, scopriamo insieme perché e quali donne corrispondevano all’ideale della donna perfetta.
90 centimetri di vita, 60 centimetri di seno e 90 centimetri di fianchi. Questa era la misura ideale della donna perfetta negli anni ’50.
Venivano chiamate pin up girl, quelle che oggi chiameremmo semplicemente modelle, per cui la forma a clessidra era un requisito essenziale e corrispondeva allo standard di bellezza di quegli anni.
Si pensi a Marilyn Monroe: seno generoso, vitino da vespa e fianco morbido. Le sue misure erano 94-58-92.
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Andando in Italia, impossibile non fare riferimento a Sophia Loren, misure 90-61-90, dai fianchi sensuali, seno generoso e occhioni ammalianti.
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Nel corso degli anni, soprattutto negli anni ’80 l’ideale di bellezza femminile si assottiglia per via della mania per il fitness e la tonicità.
Negli anni Novanta, però, la tendenza si inverte di nuovo: al fisico asciutto della decade precedente si aggiungono le forme.
Tornano le misure 90-60-90, il modello questa volta è Pamela Anderson bagnina di Baywatch: busto e gambe secche e petto prorompente.
Se negli anni ’50 le linee del corpo erano morbide, si metteva in risalto la vita e le gambe non erano a vista. Negli anni ’90, invece, comincia a prendere piede un modello di fisico perfetto da mostrare a tutto tondo.
Oggi, questa tendenza sembra essere tornata in auge con le sorelle Kardashian, famosissime in tutto in mondo e soprattutto in America.
Nella foto Kim Kardashian al Met Gala 2022 indossa l’abito che Marilyn Monroe indossava nel celebre “Happy birthday Mr. President”. La star americana avrebbe perso 7 chili in pochissime settimane pur di indossarlo.
Fonte: Corriere.it