Ne basterebbero solo 20 per curare i nostri cuccioli eppure ogni anno i pediatri della Lombardia prescrivono oltre 600 principi attivi. A rivelarlo lo studio effettuato dall’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, nell’ambito di un progetto nato in collaborazione con il Sindacato medici pediatri di famiglia (Simpef) e l’Associazione culturale pediatri (Acp).
L’indagine ha evidenziato come in un anno siano stati prescritti 625 principi attivi, nonostante il 75% dei pediatri di famiglia ne prescriva solamente 22. Un numero troppo elevato anche se si guarda al panorama internazionale: in Gran Bretagna, per esempio, considerando tutti gli ambiti pediatrici, cure primarie e ospedaliere, in un anno vengono prescritti 320 principi attivi, ovvero la metà.
“Il nostro scopo – ha spiegato Maurizio Bonati, capo del Dipartimento di Salute Pubblica dell’Istituto farmacologico Mario Negri – è dare vita ad un prontuario di farmaci da ritenere essenziali in campo pediatrico e di mettere in atto un progetto formativo volto a modificare abitudini prescrittive non conformi ai suggerimenti della letteratura”.
“Il progetto è partito lo scorso anno – ha aggiunto Rinaldo Missaglia, presidente Simpef – e ci auguriamo di poterne vedere presto i risultati. È dimostrato che l’intensificazione dei percorsi di formazione dei pediatri di famiglia sulla valutazione dell’appropriatezza delle cure, unita a campagne di informazione ai genitori affinché riducano le richieste immotivate di prescrizioni, contribuisce ad un uso più razionale dei farmaci e porta a un’importante riduzione della spesa“.
Fabrizio Giona