Ryuta Kawashima, lo scienziato cha ha ideato il videogioco Brain Training, ne è sicuro: per migliorare le capacità cerebrali delle persone affette da demenza senile bisogna allenare il cervello con di esercizi di matematica e lettura ad alta voce.
“La ‘Learning therapy for the senile dementià – ha spiegato Kawashima nel corso di un incontro organizzato all’Università di Milano-Bicocca, con la quale lo scienziato giapponese collabora a un importante progetto internazionale sull’Ageing Society – è una risposta al problema del decadimento delle capacità cognitive degli anziani. Si tratta di un percorso di formazione, ormai somministrato a più di diecimila persone in Giappone, basato su semplici operazioni con i numeri fatte con carta, matita, lettura ad alta voce e interazione verbale con un allenatore“.
In pratica, sono semplici operazioni con i numeri da fare con carta, matita, lettura ad alta voce e interazione verbale con un allenatore, con lo scopo di mantenere in esercizio e migliorare la funzione pre-frontale, compresa quella cognitiva, la capacità di comunicazione e d’indipendenza. Il tutto senza l’utilizzo di farmaci. E non solo. Secondo Kawashima, ci sarebbe in questo modo anche un considerevole risparmio per le casse del sistema sanitario giapponese.
Entro il 2020, il numero delle persone over 65 nel mondo supererà quello dei bambini con meno di 5 anni, mentre entro il 2040 quello delle persone con più di 80 anni crescerà del 233%. In Italia nel 2040 il 32,6% della popolazione avrà più di 65 anni, il 10,4% più di 80.