Problemi sotto le lenzuola? Occhio, perché, oltre a compromettere la felicità di coppia, questo potrebbe significare anche correre un più alto rischio cardiovascolare.
Ai più importanti fattori da controllare per la salute del cuore, come livello di colesterolo, pressione sanguigna e peso, andrebbe aggiunta, infatti, anche la disfunzione erettile.
Secondo una ricerca del professor Ajay Nehra, urologo presso il Rush University Medical Center di Chicago, presentata alla terza edizione del Princeton Consensus Conference e pubblicata sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, la disfunzione erettile sarebbe correlata a una maggiore probabilità di patologie cardiovascolari, soprattutto negli uomini giovani.
Dopo aver analizzato la letteratura a disposizione, gli studiosi hanno scoperto come questa disfunzione sessuale possa essere un vero e proprio fattore di rischio cardiovascolare nei maschi con meno di 55 anni, che corrono il doppio del rischio rispetto ai coetanei che non soffrono di questo problema.
Anche perché chi soffre di disfunzione erettile spesso mantiene sotto silenzio le proprie difficoltà.
“In alcuni uomini – afferma Nehra – il lasso di tempo che intercorre tra la comparsa di questo disturbo sessuale e il sopraggiungere di una patologia cardiaca è solo di pochi anni: dai due ai cinque. Ecco perché vorremmo che si considerasse la disfunzione erettile come un campanello d’allarme da non sottovalutare”.
Per questo, conclude il medico in una nota, “chi ha più di trenta anni e ha difficoltà di erezione dovrebbe fare dei controlli per verificare la sua salute cardiovascolare, anche se non avverte alcun sintomo sospetto“.
Roberta Ragni