Le carote, grazie al loro alto contenuto di vitamina A, migliorano riducono i disturbi legati al colon irritabile, migliorano le funzioni digestive, sono ottimi antiossidanti e purificanti. E le carote nere? Anche questa strana varietà dell’ortaggio “che fa bene agli occhi” è un’alleata eccezionale per mantenere in salute l’intestino. E sarebbe persino in grado di ridurre il rischio di cancro.
È quanto sostiene uno studio della University of Queensland, Australia, pubblicato dalla rivista Food Chemistry, secondo il quale l’effetto miracoloso deriverebbe dai suoi polifenoli, che agiscono come antiossidanti e vengono rilasciati dalla pianta durante la masticazione. Per tutta la durata della digestione gli antiossidanti rimangono, infatti, nello stomaco e nell’intestino tenue, proteggendoli.
“Le carote nere, che in realtà sono color viola scuro, sono ricche di polifenoli, simili a quelli che danno ai mirtilli e al vino rosso i loro colori vivaci. Abbiamo scoperto che, a differenza degli altri alimenti, in questo caso i composti rimangono legati alle fibre presenti nella carota e non diventano disponibili fin quando non raggiungono il colon, dove sono implicati nei meccanismi di protezione per la salute intestinale“, spiega Anneline Padayachee, autrice principale dello studio.
Quando vengono spremute, schiacciate o masticate le cellule della frutta e della verdura vengono aperte, permettendo ai nutrienti di essere rilasciati. Dopo essere rilasciato dalla cellula, è ben l’80% dei polifenoli antiossidanti a legarsi alla fibra vegetale. È quindi la fibra a trasportare i polifenoli nel colon, dove possono esercitare un effetto protettivo, contribuendo a mantenere l’intestino sano e a prevenire i tumori. Quando, però, il cibo che mangiamo è “lavorato”, le sostanze vengono distrutte durante la digestione, annullandone gli effetti benefici.
Roberta Ragni