L’esperienza quotidiana di qualunque coppia deve ormai averlo provato. Cenare insieme e, soprattutto, cucinare insieme rappresenta un potente collante per chi è sposato, convive o è semplicemente fidanzato. L’uomo che si prodiga ai fornelli per preparare una deliziosa cenetta alla propria nuova o vecchia fiamma, non soltanto una volta all’anno, ma più volte alla settimana, ha un ascendente positivo sulla rispettiva metà e non può che contribuire a riaccendere i sentimenti e la passione.
Deve essere nata a partire da simili premesse una nuova originale forma di terapia di coppia, denominata Cooking Therapy, il cui slogan potrebbe essere: “L’amore rinasce ai fornelli”. Preparare insieme i piatti che si consumeranno poco dopo allo stesso tavolo contribuisce a migliorare l’affiatamento della coppia, a conoscere in maniera più approfondita i gusti dell’altro e a riaccendere la passione.
La cucina, secondo un corposo numero di esperti, è la stanza ideale per porre in essere tutta la creatività e la complicità proprie di una coppia. Se dopo molto tempo vi sembra di non provare più il medesimo affiatamento che avevate riscontrato con il vostro partner all’inizio della relazione a due, provate a proporgli una nuova attività da portare a termine insieme: cucinare.
L’atto di cucinare non rappresenterà più soltanto una necessità o un dovere che dovrà ricadere sull’uno o sull’altro, ma un’opportunità per trascorrere del tempo insieme, per confrontarsi su quanto accaduto durante la giornata e per scoprire alcune caratteristiche che dell’altro ancora non si conoscevano, non soltanto relative alle preferenze per alcuni cibi o agli ingredienti considerati più opportuni per la preparazione di un certo piatto.
Se l’uomo si impegnerà ai fornelli, potrà sicuramente riuscire a riconquistare la propria partner. È quanto emerso dal parere espresso dai 90 psicologi, sessuologi, esperti di coppia e chef chiamati a rispondere all’indagine proposta da parte del Polli Cooking Lab. Secondo i dati raccolti, inventiva, capacità di stupire, effetto sorpresa e riscoperta del gusto sono tra i fattori principali che rendono la collaborazione ai fornelli anche da parte dell’uomo essenziale per il buon funzionamento e per il consolidamento di una relazione affettiva.
Le pietanze dovranno essere gustose, leggere e colorate, oltre che di ispirazione per almeno tre dei cinque sensi: gusto, vista e olfatto. Riservare alcune attenzioni al dopo cena, poi, potrebbe rappresentare, sempre a detta degli esperti, la chiave di volta per accendere una serata speciale. Insomma, se il vostro partner non ritiene di essere un bravo cuoco o non dimostra alcun interesse per la cucina, provate a proporgli una piccola sfida o una collaborazione ai fornelli. Potrebbe stupirvi!
Marta Albè