pesticidi nel piatto

Pesticidi nel piatto 2012: attenzione al multi residuo

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Legambiente ha presentato il nuovo rapporto “Pesticidi nel piatto 2012“. Questo documento indaga sulla presenza dei residui di fitofarmaci nei prodotti ortofrutticoli e derivati commercializzati in Italia. È stilato sulla base dei dati ufficiali forniti da Arpa, Asl e uffici pubblici regionali competenti.

Le percentuali ricavate dall’indagine offrono a prima vista un resoconto non preoccupante, secondo cui la presenza di campioni contaminati da pesticidi apparirebbe stabile o in leggero calo. I campioni fuorilegge, infatti, sono fermi allo 0,6%, così come i campioni contaminati da un solo residuo, che si attestano al 18,3%. I campioni contaminati da più residui registrano un calo percentuale dell’1%, passando dal 18,5% del 2011 al 17,1% del 2012.

Ma Legambiente intende soffermare l’attenzione sull‘incremento del numero di sostanze chimiche diverse presenti contemporaneamente in uno stesso campione. Ciò può accadere perché “non c’è al momento una regolamentazione apposita riguardante l’impiego simultaneo di più principi attivi e la rintracciabilità di diverse sostanze chimiche su di uno stesso prodotto alimentare“. In pratica, la legge relativa ai residui di fitofarmaci sugli alimenti non tiene conto della presenza del multi residuo.

Ed è il caso soprattutto dei campioni di vino, di uva e di mele provenienti da regioni come il Friuli Venezia Giulia o dalla Provincia di Bolzano. Non solo: in Emilia Romagna è stata registrata la presenza di più di 5 sostanze diverse in campioni di ciliegie e di albicocche. In Veneto è stata rilevata la presenza di sostanze chimiche non più autorizzate, in quanto ormai fuorilegge, che interessavano un campione di insalata, fragole e pisellini primavera.

LE SOSTANZE CHIMICHE

Quelle più frequenti sono il clorpirifos, un insetticida riconosciuto da numerosi studi scientifici come interferente endocrino con spiccata attività neurotossica, il captano, fungicida riconosciuto dall’Epa come possibile cancerogeno e il Fosmet, un insetticida fosforganico dal notevole impatto ambientale e particolare tossicità riscontrata a danno delle api.

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Giornalista pubblicista, classe 1977, laurea con lode in Scienze Politiche, un master in Responsabilità ed etica di impresa e uno in Editing e correzione di bozze. Direttore di wellme per tre anni, scrive per greenMe da dieci. È volontaria Nati per Leggere in Campania