La dislessia è ancora oggi un disturbo ampiamente frainteso. Spesso molti educatori e genitori scambiano le difficoltà legate alla dislessia con la pigrizia del bambino e pensano che le difficoltà di apprendimento siano solo una fase transitoria dello sviluppo.
Questa linea di pensiero impedisce a bambini e genitori di ottenere fin da subito l’aiuto di cui hanno bisogno.
Sebbene i segnali della dislessia possono variare da bambino a bambino, la maggior parte dei i bambini con dislessia, se non diagnosticata faticano a decodificare le parole, portando a problemi di apprendimento linguistico.
Nonostante ciò, alcuni bambini con dislessia non diagnosticata possono eccellere nei primi anni scolastici, mostrando talvolta anche un impegno maggiore rispetto ai loro coetanei. Ma più i bambini crescono, più ci si aspetta che leggano e scrivano fluentemente.
Senza supporto, è probabile che gli studenti con dislessia a un certo punto del percorso scolastico rimangano indietro. La loro capacità di lettura risulta inferiore rispetto al livello previsto e trovano che scrivere sia un processo difficile e laborioso.
Quando i bambini con dislessia iniziano ad associare l’apprendimento con lo sforzo, spesso perdono interesse per la scuola.
La dislessia può peggiorare con l’età?
Sulla base di quanto detto, possiamo affermare che i sintomi della dislessia non peggiorano con l’età
La percezione che ci sia un peggioramento nel bambino si manifesta soltanto se si verifica un ritardo nella diagnosi. Se i bambini non ricevono il giusto supporto, infatti, risulta sicuramente più difficile per loro superare le difficoltà di apprendimento.
Alcune ricerche hanno dimostrato che i bambini con dislessia non diagnosticata conoscono 10.000 parole in meno rispetto ai loro coetanei. Quando questo accade , possono sperimentare difficoltà sociali ed emotive, tra cui l’ansia.
Diagnosticare la dislessia prima possibile è importante quindi perché influisce sulla rapidità con cui bambini superano le sfide ad essa legate. Se un bambino viene seguito fin dai primi anni di vita, risponderà in maniera molto più veloce rispetto a quanto farebbe durante la scuola primaria, in quanto la dislessia è un disturbo che non influisce sull’intelligenza o sulle altre capacità del bimbo.
Sfortunatamente, questi problemi non sono limitati alla scuola. Seppur rari, ci sono dei casi in cui il disturbo non viene mai diagnosticato. Sebbene la dislessia non trattata non peggiori con l’età, gli effetti della dislessia hanno un impatto permanente che influiscono sulle prestazioni in molti ambienti. I giovani con dislessia non diagnosticata sono spesso svantaggiati all’università o nel mondo del lavoro.
Come comportarsi quando c’è un sospetto di dislessia
Se c’è un sospetto di dislessia, è necessaria innanzitutto di una diagnosi esatta.
Una volta diagnosticata, la dislessia non rappresenterò più un ostacolo per l’apprendimento. Oggi esistono metodi e materiali educativi specifici per la dislessia, i quali aiutano i bambini a superare le sfide legate ad essa con la massima serenità.
Mentre la dislessia un tempo rappresentava una lotta per molti studenti, oggi c’è maggiore consapevolezza in merito. Quasi tutti i bambini con dislessia, grazie ad una corretta diagnosi, diventano adulti sicuri, competenti e in carriera.
Fonte: thomsonkids.com