Si svolgerà giovedì 8 novembre la prima Giornata Nazionale “Il mio naso ribelle”, promossa dall’Accademia nazionale di citologia nasale (Aicna) allo scopo di sensibilizzare gli italiani e la comunità scientifica sulle malattie nasali e soprattutto sulla rinite vasomotoria non allergica, una patologia non ancora riconosciuta che disturba il sonno e la qualità della vita del 20% degli italiani.
“La rinite allergica – ha spiegato il presidente dell’Aicna, Matteo Gelardi – colpisce il 35% della popolazione, mentre quella cellulare il 20% e interessa soggetti di tutte le fasce di età. La cura esiste ma per arrivarci bisogna prima diagnosticarla e la citologia nasale è l’unica pratica medica, semplice, non cruenta e non cara, capace di riconoscerla. Le riniti cellulari prendono il nome dalle cellule presenti nel naso: possono essere Nares (rinite non allergica eosinofila), Narma (rinite non allergica mastocitaria) oppure Naresma (rinite non allergica eosinofila e mastocitaria). Si tratta di cellule buone che sono nel sangue, ma se raggiungono la cavità nasale sono responsabili della sintomatologia del naso ribelle“.
Ma che cos’è il naso ribelle? È quello iperattivo, che comporta starnuti, muco e prurito. “La persona che vive queste problematiche – afferma Gelardi – ha gli stessi sintomi delle riniti allergiche e, nella ricerca della giusta cura, si ritrova travolta in una spirale fatta di visite mediche alla ricerca di allergie che non ha ed è così che chi soffre di rinite cellulare finisce poi per sconfortarsi, non curarsi e sviluppare rinosinusite, asma o ancora peggio polipi nasali, con un costo non indifferente per il Servizio sanitario nazionale: l’intervento chirugico costa circa 2.500 euro. Soffre di polipi nasali il 4-5% della popolazione ed è una patologia recidiva”.
Solo dopo il risponso della citologia nasale, dicono gli esperti, i pazienti potrebbero iniziare una giusta terapia e alleviare i sintomi delle riniti non allergiche. Da qui, l’importanza della giornata “Il mio naso ribelle” e di una netta sensibilizzazione “sull’importanza del test citologico che, pur entrando nelle linee guida Aria (Allergic Rinithis and its Impact on Asthma) è considerata una diagnostica di secondo livello, al primo ci sono le prove allergiche“.
Domani 8 novembre sarà possibile effettuare gratuitamente il test citologico nasale nei circa 50 centri rinologici presenti sul territorio nazionale. Qui conoscete i centri che aderiscono.
Informazioni al numero verde: 800858404.