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Mangiarsi le unghie è un disturbo ossessivo-compulsivo?

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Chi di noi non si è mai mangiato le unghie, soprattutto da bambino, o non ricorda qualcuno con le dita in bocca? Quello che esiste da generazioni come semplice “vizio”, che si pensava potesse essere superato nel tempo, potrebbe rientrare nell’elenco dei disturbi ossessivo compulsivi.

Ad affermarlo sono gli psichiatri dell’American Psychiatric Association, secondo i quali l’onicofagia – termine scientifico per indicare l’accanimento contro le unghie – è da considerarsi un vizio più difficile da vincere rispetto a quello del fumo.

Rosicchiarsi le unghie, quando si è nervosi o euforici, che in molti casi può portare anche al sanguinamento delle dita, equivale ad una serie di movimenti ripetitivi che le persone con disturbo ossessivo-compulsivo mettono in atto come forma di rassicurazione per se stessi.

Pertanto, questo comportamento potrebbe presto entrare a far parte della nuova edizione del “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders“, una sorta di guida dei disturbi mentali, cui fanno riferimento psichiatri e psicologi di tutto il mondo.

Attenzione, quindi, a mangiarsi le unghie perché, se sottovalutato, questo “vizio” potrebbe diventare molto serio.

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Silvia Bianchi

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