Appuntamento con lui. Finalmente, dopo occhiatine allusive, sorrisetti accennati e messaggini di vario genere sul cellulare, sta per scattare l’ora X. Passaggio dal parrucchiere, consulto con le amiche sull’abito migliore da indossare, trucco impeccabile. Perfette come dee greche, usciamo, sicure e serene.
Ci sentiamo meravigliose… ci sentiamo a posto… ci sentiamo… un lieve odore sbucare da sotto al costosissimo top comprato per la serata. Un attimo di esitazione. Ma come può essere, con quel nuovo deodorante efficace per 24… 48… 152 ore (mentre ne è trascorsa una soltanto), quel prodotto così coprente che lo si può usare per stuccare le crepe nel muro?
Colpa dell’ovulazione. Durante questo periodo, la femmina produce un odore che contiene feromoni e altre sostanze chimiche, che donano un particolare “aroma” alla donna. Ma, sorpresa, proprio questo è l’odore più eccitante per un uomo.
Tutte coloro che hanno vissuto con imbarazzo il momento “ascella molesta” possono, quindi, rilassarsi.
Secondo uno studio pubblicato sul Psychological Science, il giornale dell’Association for Psychological Science, dal dottor Saul L. Miller e da Jon K. Maner dall’Università della Florida, i maschi rispondono a questa stimolazione olfattiva con un innalzamento del livello di testosterone.
I due scienziati hanno selezionato un campione di 68 maschi adulti, tra i 18 e i 23 anni e li hanno sottoposti ad un particolare test.
La difficile prova consisteva di tre fasi. Nella prima, i volontari dovevano “sbavare” su un vetrino, così da poter fornire un campione di saliva contenente informazioni sul livello di testosterone. Nella fase due, dovevano annusare alcune magliette femminili. La fase tre era una ripetizione della fase uno.
Gli scienziati hanno diviso in due gruppi i volontari. Il primo gruppo ha annusato magliette femminili nuove (o appena ritirate dalla lavanderia). Al secondo gruppo, magliette usate. Alcuni fortunati, si sono trovati davanti capi indossati da femmine in stato di ovulazione. Poi, è stato misurato nuovamente il livello del testosterone.
Il risultato? Nessuna alterazione e nessun entusiasmo per le magliette sterili. Significativi sbalzi ormonali, è proprio il caso di dirlo, sono stati riscontrati, invece, nei maschi sottoposti all’odor di ovulazione.
Tutte le magliette usate hanno riscosso un certo successo, ma la preferenza assoluta, indicata anche da un indice di gradimento, è stata data ai capi indossati da donne nella fase fertile.
Il motivo, secondo gli studiosi, sarebbe proprio questo. Per favorire la riproduzione della specie, madre natura ha dotato le donne di feromoni allarme, che entrano in funzione, o meglio nell’aria, durante i giorni fertili, fungendo da spia di segnalazione. I maschi che captano questo “sexy odore” sprigionato dalla pelle, sono irrimediabilmente attirati e percorsi da quel certo languorino, quell’appetito atavico che ha consentito agli umani di continuare ad amarsi e moltiplicarsi, nonostante le numerose distrazioni (calcio, lavoro, internet…).
Questo meccanismo era già noto per gli animali. Non si sa se negli studi condotti sulle cavie siano state utilizzate t-shirt indossate dalle conigliette nei giorni fertili o se il procedimento sia stato differente, magari con altri capi di abbigliamento. Ma, fino ad ora, mancava una prova del corrispondente umano.
L’odore più sexy, quello capace di far girare un uomo e di farvi rincorrere dal vostro lui, esiste ed è nella pelle di tutte.
Smettete di dilapidare patrimoni in profumeria e di consumarvi le narici nel tentativo di scegliere “la fragranza più adatta a me”. Basta fare due calcoli. Stabilite con certezza i giorni dell’ovulazione. Lavatevi con cura. Evitate il deodorante moschicida che usate di solito. Indossate una maglia per tutto il giorno, meglio se per tutto il periodo. Poi toglietela e conservatela per le occasioni clou.
Forse a voi darà fastidio e magari anche le altre donne vi gireranno al largo. Ma lui, l’uomo che avete sognato di conquistare, non potrà che notarvi, anche se siete in mezzo a tanta gente. E alla domanda “ma che profumo usi?”, ignorate le sopracciglia aggrottate e l’aria di apparente terrore. Sorridete, ripensate a quella scena in cui Al Pacino balla un meraviglioso tango ed esclamate, sicure: “Profumo di donna!“.