Il primo anno di disoccupazione può essere letale: chi rimane a casa per la recessione sarebbe più soggetto di altri a malattie cardiovascolari e all’infarto.
Ecco quanto sostengono i ricercatori statunitensi della Duke University, Matthew Dupre e Linda George. I due scienziati hanno coinvolto 13451 ambosessi di età compresa tra i 51 e i 75 anni, tutti soggetti inclusi nel Health and Retirement Study.
Altro che flessibilità. Dai risultati dello studio pubblicato su Archives of Internal Medicine, chi perde il lavoro per la prima volta ha il 22% di possibilità di incorrere in un arresto cardiocircolatorio. Mentre per chi lo perde più volte, la percentuale sale del 63%.
Lo stesso riguarda chi cerca con affanno una occupazione, senza trovare alcun tipo di risconto. Naturalmente i dati vengono comparati con chi è occupato e conduce una vita normale.
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Appartenenza socio economica o livello culturale non c’entrano. Non trovare lavoro e collocazione sociale fa male sia perché non dà la possibilità di condurre una vita dignitosa sia perché svilisce la persona e la rende anche più debole fisicamente. Un contesto che fa male alla salute.