Lo studio della mente umana ha sempre affascinato molte persone. Comprendere come funziona la mente, quali implicazioni possono avere gli eventi che hanno colpito le nostre vite sin dalla nascita, il modo in cui ci relazioniamo con il prossimo e viceversa ha sempre avuto un certo appeal, sia in chi decide di farne un mestiere, sia in coloro che semplicemente sono mossi da curiosità. Qualunque siano le ragioni che sottendono a questo interesse è senza dubbio utile sapere cos’è la psicologia, di cosa si occupa lo psicologo e cosa fare per praticare questo ruolo tanto ambito.
Per esercitare la professione senza dubbio serve un titolo di laurea specifico. Va tenuto presente che, mai come ora, è possibile ottenere una laurea psicologia online, ma anche presso uno dei tanti atenei tradizionali. Bisogna evidenziare, infatti, come l’avvio di questa facoltà presso le università telematiche abbia reso il percorso più accessibile anche a coloro che, per ragioni di distanza rispetto alle sedi fisiche degli atenei classici, hanno sempre rinunciato a intraprendere questo percorso.
Un iter senza dubbio impegnativo, ma non certo privo di soddisfazioni.
Vale la pena, dunque, comprendere a fondo cosa è necessario fare per diventare uno psicologo professionista: vediamo insieme quali sono i passaggi da seguire.
La professione dello psicologo
La professione dello psicologo è stata riconosciuta dalla legge n. 56 del 1989, con lo scopo di agevolare il sostegno psicologico a tutti coloro che, singolarmente, o parte di un gruppo, necessitano di seguire un percorso di abilitazione e riabilitazione psicologica.
Oggi la figura dello psicologo è molto importante e presente in quasi tutti gli organismi pubblici e privati, come scuole, grandi aziende, pubbliche amministrazioni e, non ultimi, i consultori al servizio delle comunità locali.
Nella sua evoluzione non bisogna dimenticare di citare il Ddl Lorenzin, entrato in vigore con la legge n. 3 del 2018 che fa rientrare ufficialmente la figura dello psicologo tra le professioni sanitarie.
Per questo seguire l’iter per diventare psicologo professionista è indubbiamente una scelta seria e da intraprendere se si è realmente motivati.
Innanzitutto, è necessario conseguire un titolo di laurea magistrale in Psicologia (classe LM 51), erogato solitamente secondo la formula 3+2, con laurea triennale e successiva laurea magistrale.
In secondo luogo bisogna svolgere un periodo di tirocinio di almeno 1 anno presso una struttura riconosciuta, per mettere in pratica ciò che si è appreso per la prima volta. Serve, poi, studiare per l’Esame di Stato e, una volta superato quest’ultimo, ottenere l’abilitazione all’esercizio della professione e relativa iscrizione all’Albo degli psicologi.
Ultimi aggiornamenti di legge sull’abilitazione alla professione
L’iter appena illustrato, nel corso degli anni, ha subito diversi interventi da parte del legislatore che si è adoperato per semplificare l’accesso alla professione, prima semplificando l’Esame di stato e, successivamente, abolendolo.
Fino al 31 dicembre 2021, infatti, il Decreto Milleproroghe, per far fronte all’emergenza sanitaria, aveva semplificato l’Esame di Stato riducendo le 4 prove selettive a una sola prova orale a distanza.
Successivamente, con l’approvazione della legge n. 163 dell’8 novembre 2021 è stata approvata l’eliminazione degli Esami di Stato per alcune professioni, inclusa quella dello psicologo, per cui sarebbe necessario solo il conseguimento del titolo di laurea abilitante e l’acquisizione dei crediti formativi attraverso il tirocinio obbligatorio.