nuove norme nutrizionali

Le nuove norme nutrizionali e sulla salute dell’Unione Europea

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Le nuove norme nutrizionali e sulla salute dell’Unione Europea vietano indicazioni ingannevoli o non provate sui prodotti alimentari e sulle bevande, come, ad esempio, la perdita di peso, il miglioramento delle funzioni mentali o della salute del cuore.

Al loro posto, invece, ci sarà un elenco delle implicazioni scientificamente attestate sulla salute, tutte autorizzate dalla Commissione europea.

Dopo sei anni di faticosissimi processi di validazione, la fatidica lista dei cosiddetti “Health claims“, autorizzati nell’Unione, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) ha valutato scientificamente circa 3mila diciture pre-selezionate, redigendo successivamente una lista che si basa essenzialmente su indicazioni provate.

A essere respinto è stato il 95% delle diciture, mentre le indicazioni sulla salute ammesse riguardano essenzialmente: carbone attivo, fibre d’orzo e d’avena, polifenoli dell’olio di oliva, omega 3, beta-glucani (di avena, crusca d’avena, orzo o crusca d’orzo), acido linoleico e alfa-linoleico, chitosano, glucomannano, gomma di guar, cellulosa metilica propilica idrossilata.

Ma anche alimenti a basso o a ridotto contenuto di sodio, che possono vantare, come spiega Il Fatto Alimentare, il contributo al mantenimento di una normale pressione sanguigna, soluzioni di carboidrati-elettroliti, colina, lattulosio e fermenti vivi.

Ma, allora, che cosa dovremmo mangiare secondo la Commissione europea e il suo gruppo di esperti? Ce lo spiega sul Dailymail il dietologo britannico Carrie Ruxton, con una classifica di ciò che è “In” e ciò che, invece, “Out” secondo le conclusioni dell’UE. Ma anche facendo emergere pesantemente le moltissime contraddizioni che ne derivano

“PER AVERE UN CUORE SANO”

IN: steroli e stanoli vegetali, chiamati anche fitosteroli e fitostanoli. Contenuti in alcuni prodotti, abbassano effettivamente il livello di colesterolo con appena 3 grammi al giorno.

OUT: soia. Anche se diversi studi clinici dimostrano che gli alimenti di soia sono in grado di mantenere bassi i livelli di colesterolo nel sangue, la richiesta è stata respinta in quanto il gruppo di esperti scientifici non è riuscito a capire se l’effetto dipende dalla proteina di soia o da altre sostanze naturali della soia. Ma secondo l’autore dell’articolo, mangiare cibi di soia fa bene alla salute del cuore: “non importa se non riusciamo a individuare una causa, comunque sappiamo che c’è un effetto”, dice Ruxton.

“PER MANTENERE UNA NORMALE FUNZIONALITÀ INTESTINALE”

IN: Lattulosio, sostanza zuccherina prescritto per anziani e bambini. Un cucchiaio di grandi dimensioni basta per regolarizzare l’intestino, mentre il carbone attivo può curare efficacemente la flatulenza.

OUT: probiotici. Ci sono stati molti studi positivi su di loro, ma non è ancora chiaro quali siano i ceppi migliori. Per il dietologo, però, la migliore soluzione naturale restano ancora le prugne secche.

“PER SENTIRSI SAZI PIÙ A LUNGO”

IN: mai sentito parlare della methylcellulosa? Si tratta di una fibra alimentare completamente naturale in grado di mantenere i livelli di zucchero nel sangue stabili. Diventerà probabilmente un additivo comune a molti alimenti.

OUT: dire che qualcosa è “a basso indice glicemiconon basta. Ci sono così tanti alimenti a basso indice glicemico che gli esperti dell’UE hanno respinto questo tipo di dicitura. Fuori anche i cibi ad alto contenuto proteico che pretendono di mantenervi sazi più a lungo. Ma, per il dietologo, il senso di maggiore sazietà si può ottenere con cibi a basso I.G. che non hanno alcun effetto collaterale come l’avena, la pasta, il riso integrale e i legumi.

“PER AUMENTARE L’ENERGIA”

IN: vitamina B e magnesio. Aggiunti alle bevande energetiche, di solito a fianco di stimolanti come la caffeina, funzionano. Ma solo se rappresentano il 15% ogni 100g di prodotto.

OUT: il . Nonostante ci siano ottime evidenze che le piccole quantità di caffeina, come quelle che si trovano nel tè, possano “tirarci su”, sono passati solo quei prodotti con alte dosi di questa sostanza. Secondo Ruxton, il tè resta comunque una fonte sana di caffeina, meglio delle bevande energetiche in quanto più naturale e senza zucchero.

“PER AIUTARE IL TUO SISTEMA IMMUNITARIO”

IN: vitamine A e C. Questo significa che anche i marchi di succhi di frutta, ad esempio ai mirtilli, con percentuali di frutta bassissima possono utilizzare tale dicitura per reclamizzare i propri prodotti.

OUT: broccoli. Perché la maggior parte degli studi non sono stati sufficientemente controllati e gli esperti hanno ritenuto che ci fosse troppa varietà di broccoli. Il dottor Ruxton consiglia comunque di far rifornimento solo dai cibi naturali, dando il suo via libera a carote e spinaci, ricchi di vitamina A, e kiwi, arance e cavoli, fonti ricchissime di vitamina D.

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Dopo una laurea e un master in traduzione, diventa giornalista ambientale. Ha vinto il premio giornalistico “Lidia Giordani”, autrice di “Mettici lo zampino. Tanti progetti fai da te per rendere felici i tuoi amici a 4 zampe” edito per Gribaudo - Feltrinelli Editore nel 2015.