Siete convinte di conoscere alla perfezione il vostro corpo? Certamente noi donne siamo abituate ad ascoltare i segnali che ci vengono dall’interno, e che si alternano, quasi sempre puntuali, nell’arco del mese. Conosciamo alla perfezione (oppure no?) le fasi del nostro ciclo mestruale, tanto che, in materia di gravidanza, ci riteniamo imbattibili.
Siamo sicure, per esempio, che per concepire bisogna “impegnarsi” nei giorni centrali del mese, e che negli altri giorni si possa stare relativamente tranquille. Eppure il nostro corpo non è fedele alla matematica! Ricordiamolo: non esiste un giorno totalmente “sicuro” in cui non si possa restare incinte con un rapporto sessuale (ci sono, però, molti altri buoni motivi per utilizzare comunque il preservativo). Anzi, come afferma la dottoressa Rossella Nappi, docente di Ginecologia e ostetricia all’Irccs San Matteo di Pavia, «in qualsiasi giorno del mese ci sono dal 3 al 5 per cento di probabilità di concepire».
La “finestra di fertilità” di una donna è ben più ampia di quanto tendiamo a pensare: va (almeno) dal decimo al diciassettesimo giorno del ciclo mestruale, ma questo periodo è soggetto a spostamenti dettati, per esempio, dallo stress, da un viaggio o dalla semplice irregolarità del ciclo (che per alcune donne è fisiologica). Il risultato è che – continua la dott.ssa – «su circa 210 milioni di gravidanze che ogni anno si verificano nel mondo il 38% non è pianificato e il 22% finisce in un’interruzione volontaria».
Un fattore determinante a cui poco si bada è l’età della donna: il picco di fertilità, infatti, si verifica a 25 anni, quando invece, sociologicamente parlando, la donna è sempre meno disponibile a diventare mamma, in quanto non ancora pienamente “realizzata”. Ancora una volta, la vera differenza la fa l’informazione, che sia più corretta e più scientifica possibile.
Leggete, a questo proposito, la nostra guida alla contraccezione.
Marina Piconese
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