Carne rossa, un alimento i cui rischi per la salute del cuore sono già noti, in particolare in relazione al suo contenuto di colesterolo e di grassi saturi. Un nuovo elemento giunge però a concorrere all’incremento di tali rischi. Si tratta della carnitina, un composto presente non soltanto nella carne rossa, ma anche in alcune bevande energetiche ed integratori.
Ad evidenziare il presente nuovo aspetto è una recente ricerca pubblicata tra le pagine della rivista scientifica Nature Medicine. Le ricerche condotte da parte di un gruppo di esperti del Cleveland Clinic, in Ohio, hanno studiato l’azione dei batteri presenti nell’apparato digerente sulla carnitina.
I batteri metabolizzano la carnitina trasformandola in una sostanza denominata trimetilammina-N-ossido (TMAO). Si tratta di un enzima in grado di favorire la comparsa di una patologia che può mettere a rischio la salute del cuore. Parliamo della aterosclerosi, la quale viene identificata come una forma cronica di arteriosclerosi.
Lo studio statunitense ha interessato oltre 2500 pazienti, tra i quali si trovavano onnivori, vegetariani e vegani. Secondo gli esperti, il consumo di carne è in grado di aumentare la presenza di batteri che metabolizzano la carnitina in TMAO. È importante sottolineare come coloro che evitano con la loro alimentazione di assumere proteine animali, abbiano perso praticamente la capacità di digerire la carnitina.
Al momento i medici statunitensi non avrebbero ancora stabilito quale possa essere il limite del consumo di carne necessario a fermare il processo di trasformazione della carnitina in TMAO. Possono essere effettuate soltanto delle ipotesi, che indicano come bisognerebbe evitare di consumare carne rossa per più di una settimana, ma probabilmente per meno di un anno.
Ricerche precedenti relative alla carne rossa avevano indicato la possibilità di proteggere la salute del cuore, e non solo, scegliendo di non consumarla tutti i giorni e di non superare il quantitativo di 53 grammi quotidiani per gli uomini e di 30 grammi per le donne. Tali studi non avevano però preso in considerazione l’elemento carnitina, che giunge a segnare un nuovo punto a sfavore della carne rossa. Per proteggere la salute del cuore, sarebbe dunque raccomandabile evitarla o limitarne l’assunzione il più possibile.