Dall’albume d’uovo potrebbe giungere un nuovo aiuto per combattere l’ipertensione? L’albume, più comunemente conosciuto come “bianco dell’uovo”, conterrebbe infatti una particolare proteina in grado di favorire l’abbassamento della pressione arteriosa, nel caso in cui essa risulti elevata al di sopra della norma.
Lo studio in proposito è stato condotto da parte dei ricercatori della Clemson University e della Jilin University. Il lavoro svolto riguardo all’albume d’uovo è stato presentato da parte degli esperti in occasione del 245th National Meeting & Exposition dell’American Chemical Society in corso a New Orleans dal 7 all’11 aprile 2013. I risultati dello studio sono stati pubblicati tra le pagine della rivista scientifica Journal of Agricultural and Food Chemistry.
La scoperta dei ricercatori consiste nell’aver individuato all’interno dell’albume d’uovo la presenza di una proteina avente la capacità di bloccare l’azione di un enzima coinvolto nella conversione dell’angiosteina, un processo che si ritiene possa essere collegato all’aumento della pressione sanguigna ed alla comparsa dell’ipertensione.
Gli esperti sostengono di aver raccolto in laboratorio le prove dell’azione positiva nell’abbassamento della pressione sanguigna di una delle sostanze contenute nell’albume dell’uovo. Essa sarebbe in grado di ridurre la pressione sanguigna quasi come una bassa dose di Captopril, un farmaco utilizzato contro l’ipertensione.
La sostanza contenuta nell’albume d’uovo, un peptide identificato con la sigla RVPSL, sarebbe in grado di agire contro la pressione alta in maniera analoga alla famiglia di alcuni farmaci perl’ipertensione, agendo, proprio come tali medicinali, in maniera efficace nel bloccare l’azione di una sostanza denominata ACE, prodotta dal nostro organismo e responsabile dell’aumento della pressione sanguigna. Ulteriori ricerche verranno poste in essere per approfondire l’argomento. Gli studi attuali sono stati attualmente eseguiti su modello animale e non hanno mostrato gli effetti collaterali tipici dei farmaci.
Marta Albè
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