È in arrivo la bella stagione e, con essa, l’inevitabile prova costume. E a preoccupare le donne torna la tanto odiata cellulite, un problema che riguarda quasi tutte e che si fa sentire di più in questo periodo. Sul mercato diverse sono le proposte commerciali: dalle creme, alle pillole, ai trattamenti fai da te.
Ma dagli Stati Uniti arriva un nuovo metodo per combattere la cellulite: si tratta della criolipolisi, una tecnica, nata nel 2005, in grado di eliminare il grasso con il freddo. Se ne è discusso in occasione dell’Anti-Aging Medicine World Congress & Medispa, tenutosi a Montecarlo ad inizio aprile.
A differenza della classica lipolisi o di altre tecniche invasive, la criolipolisi è un trattamento “dolce”. Non prevede l’uso di aghi né di incisioni e la macchina utilizzata per questo metodo agisce sugli adipociti favorendone la degradazione naturale per apoptosi, cioè la morte cellulare programmata.
Il vantaggio di questa tecnica?
Sfruttare il freddo agendo soltanto sul grasso. Alcuni produttori di macchine per la criolipolisi utilizzano una metafora per presentare il prodotto: se mettiamo in frigorifero un bicchiere d’acqua, questa diventa soltanto fredda; se vi mettiamo una noce di burro, questo diventa duro. Il burro è un grasso, l’acqua no. Il freddo dunque agirebbe solo sui grassi e non su altri tessuti o liquidi corporei.
Secondo gli esperti, i risultati sarebbero visibili dopo soli due mesi di trattamento, con una riduzione fino al 30% dell’inestetismo fin dalla prima seduta. Unico svantaggio, il prezzo: ogni seduta starebbe intorno ai 700-1000 euro.
Resta da chiedersi: dobbiamo veramente fare a meno della cellulite?