Sono 3 gli studi presentati all’American Society for Nutrition Experimental Biology conference che si è svolto a Boston dal 20 al 24 aprile 2013, relativi al rapporto tra consumo di fibre e salute. Cio’ che è emerso non è una grande novità, ma è sempre bene ribadirlo: il giusto apporto di alimenti che contengono fibre all’interno della propria dieta quotidiana è associato ad un migliore stato di salute.
Le fibre, ricordiamo, giovano al benessere della flora intestinale e di conseguenza anche del resto del corpo. Torniamo però ora agli studi: il primo è stato pubblicato sul Journal of Nutrition ed ha voluto dimostrare come, nel caso la dieta sia carente di fibre, si possa supplire con degli integratori alimentari senza che l’intestino ne risenta. Ma sono il secondo e il terzo in particolare sui quali si è prestata maggiore attenzione nel corso della conferenza di Boston.
Il secondo studio, realizzato dai ricercatori dello Iowa State University, è stato condotto su 41 adulti sani divisi in due gruppi: al primo veniva fatto concludere ogni pranzo con una bevanda che conteneva 10/20 grammi di fibre di tapioca SFD (fibra solubile destrina) all’altro, considerato un gruppo di controllo, semplicemente una bevanda placebo. I primi hanno riferito di sentirsi sazi più a lungo dei secondi. Da questa ricerca si è visto che la fibra solubile destrina contribuisce a dare senso di sazietà per un minimo di 3 ore fino ad un massimo di 8,5 ore dopo il consumo. Questo è dovuto al fatto che viene digerita più lentamente, si evita così quel fastidioso senso di appetito che potrebbe spingere a mangiare troppo o male.
L’altro studio invece, condotto dai ricercatori della Purdue University, ha preso in esame la fibra solubile del mais (SCF) in rapporto all’assorbimento del calcio. L’indagine è stata condotta su un gruppo di adolescenti che consumavano 12 grammi al giorno di questo tipo di fibra. Ciò che è emerso è che questi ragazzi, grazie all’apporto di fibre, avevano un aumento del 12% nell’assorbimento del calcio, rispetto al gruppo di controllo. Perché? Il trucco si trova nell’intestino, dove, grazie all’apporto del giusto quantitativo di fibre, si trovavano nelle giuste proporzioni alcuni ceppi di batteri benefici: Bacteroides, Alistipes, Butyricicoccus, Oscillibacter e Dialister.
Dove trovare le tanto importanti fibre? Principalmente in frutta (anche secca), verdura, legumi e cereali integrali. Ecco perché è importante mangiare il meno possibile alimenti raffinati che non forniscono il giusto apporto di fibre al nostro organismo sostituendoli gradualmente con quelli integrali. In alcuni casi, gli studi in questione, consigliano anche un’aggiunta suppletiva di fibre tramite integratori.
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