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Bere spumante e champagne allontana l’Alzheimer

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Amanti dei vini ricavati da uve di Pinot nero e Pinot Meunier, più comunemente conosciuti come spumanti e champagne… buone nuove per voi! Una ricerca britannica condotta da un team di studiosi dell’Università di Reading ha scoperto come questi vini, bevuti regolarmente ma senza esagerare, possano essere utili a contrastare i disturbi degenerativi del cervello tra cui l’Alzheimer.

Lo studio, pubblicato sulla rivista Antioxidants & Redox Signaling, ha evidenziato come all’interno delle uve a bacca nera vi sia un composto antiossidante, l’acido fenolico, utile a prevenire e contrastare la demenza. Condotta su modello animale, la ricerca ha mostrato come questa sostanza, naturalmente contenuta nelle uve Pinot, abbia saputo migliorare di molto la memoria spaziale dei topi. Nello specifico le piccole cavie anziane a cui era stata somministrata una certa dose di champagne erano in grado di ricordare meglio l’ubicazione del cibo nascosto all’interno di un labirinto.

Per ottenere questi risultati sui topi ci sono volute 6 settimane di somministrazione di vino, i ricercatori ritengono che, in proporzione, il tempo sufficiente per gli uomini sia di 3 anni. Prossimo passo sarà ovviamente quello di studiare gli effetti sull’uomo attraverso una nuova indagine che dovrà coinvolgere un campione di anziani su cui valutare gli effetti di questi vini rispetto a memoria spaziale e degenerazione cerebrale.

Ma, come spiega il professor Spencer, uno degli autori della ricerca: «La demenza inizia intorno ai quarant’anni, prosegue verso gli ottant’anni. Si tratta di un declino graduale, per cui più precocemente si assumono questi composti contenuti nello Champagne, meglio è».

Questo significa che sarebbe buona cosa bere ogni giorno con moderazione un po’ di champagne o spumante e, è il caso di dirlo, brindare alla salute!

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