Dalle ultime statistiche sembra che siano ben 7 milioni gli italiani che saltano regolarmente la colazione: il 14% della popolazione mentre nel 2004 si toccava appena l’8%. A dirlo sono i dati raccolti dalla Doxa per conto dell’Aidepi, Associazione italiana industrie della pasta e del dolce.
Contemporaneamente però sale anche la percentuale di chi invece rinuncerebbe a tutto ma non alla prima colazione. Il primo pasto della giornata è, anche a livello emotivo, un momento molto importante come ha spiegato Sergio Grasso, antropologo alimentare:
“A livello emotivo questa voglia di cose dolci, di coccole, è l’altra faccia di un desiderio irrazionale che ci spinge a non decidere subito, a indugiare davanti alle scelte che poi inevitabilmente dovremo prendere nel corso della giornata. La colazione è un dolce bivio di fronte al quale ci attarderemmo, se fosse possibile, per tutta la giornata“.
Sarebbe per un motivo più che altro emotivo, quindi, che si è passati dal 79% all’84% degli italiani che fanno regolarmente colazione ogni giorno. Circa la metà tra questi (44%) è molto attenta a fare una colazione sana senza troppi grassi e zuccheri, si può notare un incremento anche in chi consuma più frutta: 8% rispetto al 3.5% del 2004.
La prima colazione degli italiani è fatta soprattutto da biscotti (li mangiano 6 persone su 10), al secondo posto troviamo invece pane e fette biscottate, da sole o arricchite di marmellata, cioccolata o miele. Per quanto riguarda le bevande, si consuma più tè rispetto a prima (14%) ma a farla ancora da padroni sono latte (35%) e caffè (33%) o un loro mix: 28% tra cappuccino e caffellatte.
Si è fotografata anche la situazione di bambini e adolescenti da cui è emerso il fatto che è fondamentale il ruolo della famiglia per insegnare l’importanza di fare la prima colazione. Infatti se i genitori non fanno colazione tendenzialmente lo stesso faranno i loro figli.
Meglio allora insegnare le buone abitudini fin da subito per fare in modo che si portino avanti per tutta la vita.