mangiarsi le caccole del naso psicologia

Mangiarsi le caccole del naso: psicologia di un’abitudine controversa

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Mangiarsi le caccole del naso, un’abitudine che accompagna molti di noi fin dall’infanzia: ma quale psicologia si cela dietro questo comportamento? Quali sono le motivazioni psicologiche che ci spingono a farlo?

Perché lo facciamo?

Contrariamente a quanto si pensi, mangiarsi le caccole del naso è un comportamento piuttosto diffuso. Le motivazioni che spingono a questa pratica sono diverse e possono variare in base all’età e al contesto.

Nei bambini

L’atto di mangiarsi le caccole del naso ha radici profonde che affondano nella nostra infanzia. Già dai primi anni di vita, infatti, i bambini esplorano il proprio corpo con le mani e la bocca, e il naso non è da meno. In questa fase, il bambino non ha ancora sviluppato il senso di disgusto e non percepisce le caccole come qualcosa di sporco o sgradevole. Anzi, la loro consistenza morbida e il loro sapore salato possono risultare addirittura piacevoli.

Leggi anche: Caccole: mangiarle fa bene ai nostri bambini

Negli adulti

Le ragioni possono essere più complesse e includere:

  • Ansia e stress: Il comportamento può assumere la funzione di un rituale auto-consolatorio, un modo per alleviare lo stress e l’ansia. Il tocco del naso e il sapore delle caccole possono infatti attivare aree del cervello che rilasciano endorfine, le “molecole del benessere”.
  • Noia o solitudine: In alcuni casi, mangiarsi le caccole può essere un modo per occupare il tempo o per combattere la noia e la solitudine. Può diventare un tic nervoso, un comportamento automatico che si mette in atto in situazioni di disagio o di attesa.
  • Carenze nutrizionali: Alcune ricerche suggeriscono che l’abitudine di mangiarsi le caccole del naso possa essere associata a carenze di ferro o di zinco. In questi casi, l’organismo potrebbe cercare di compensare la mancanza di nutrienti attraverso l’ingestione di muco nasale, che ne contiene piccole quantità.
  • Problemi di natura psicologica: In casi più rari, il comportamento può essere un sintomo di un disturbo psicologico, come la rinotillomania (o onicofagia nasale), un disturbo ossessivo-compulsivo che porta a scavare continuamente nel naso e a mangiarne il contenuto.

Cosa dice la psicologia?

Dalla psicologia, l’abitudine di mangiarsi le caccole del naso, viene spesso associata al concetto di “rinforzo positivo”. Il muco nasale contiene infatti una piccola quantità di oppioidi, che possono generare una sensazione di benessere e piacere.

Mangiare le caccole fa male?

Dal punto di vista medico, l’ingestione delle caccole del naso non è considerata un comportamento pericoloso. Il muco nasale, infatti, contiene batteri e virus che sono già presenti nel nostro corpo e che non causano danni se ingeriti. Tuttavia, è importante evitare di farlo in pubblico per motivi di igiene e decoro ed in modo eccessivo, in quanto potrebbe portare a irritazioni nasali o a problemi gastrointestinali.

Come smettere di mangiarsi le caccole?

Se si desidera smettere di mangiarsi le caccole del naso, ci sono alcuni accorgimenti che si possono mettere in atto:

  • Tenere le unghie corte e pulite: questo renderà più difficile estrarre le caccole dal naso.
  • Indossare un cerotto o un fazzoletto sul naso: questo impedirà di mettere le dita nel naso in modo inconsapevole.
  • Trovare alternative per alleviare lo stress: se il comportamento è legato allo stress, è importante trovare altri modi per rilassarsi, come la meditazione o lo yoga.
  • Consultare uno psicologo: se il comportamento è persistente e interferisce con la vita quotidiana, è consigliabile consultare uno psicologo per individuare le cause profonde del problema e trovare un trattamento adeguato.

Conclusione

Mangiare le caccole è un’abitudine diffusa, soprattutto nei bambini. Le ragioni che la motivano possono essere diverse e includono fattori psicologici e fisiologici.

Sebbene non sia un comportamento pericoloso, è importante evitare di farlo per questioni igieniche. Nel caso in cui questa abitudine risulti difficile da controllare, è consigliabile rivolgersi a un professionista.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile