Chi si organizza per le ferie estive e chi, a causa della crisi, del lavoro o di altri impegni improrogabili, ci dovrà rinunciare. “Staccare la spina” però, per quanto è possibile, è molto importante dato che permette al nostro organismo di rigenerarsi e protegge anche il cuore.
A dirlo sono gli esperti riuniti a Firenze per partecipare al Congresso Nazionale ANMCO (Associazione Medici Cardiologi Ospedalieri) che sottolineano come sia importante concedersi almeno una settimana di vacanza per il benessere del proprio cuore. Senza riposarsi mai durante l’anno, infatti, aumenta del 20% il rischio di incorrere in infarti e ictus dato che la mancanza di ferie sollecita eccessivamente l’apparato cardiocircolatorio e può provocare depressione.
La conferma di queste teorie è arrivata da una ricerca condotta dal Servizio di Psicofisiologia Clinica del San Camillo-Forlanini di Roma e dalla Cattedra di Psicofisiologia Clinica della Facoltà di Medicina e Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma. Su un campione di 30 pazienti che che avevano avuto un attacco di cuore si è visto come la tensione che aveva portato ad ammalarsi era dovuta a problemi economici o sociali nel 61% dei casi e a difficoltà famigliari o di lavoro nel 34%. In queste situazioni aumenta del 30% il rischio depressione e tutti questi fattori insieme concorrono ad accrescere il rischio di infarti ed ictus di un 20%.
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