Estate, con il suo arrivo aumenta il rischio di intossicazioni alimentari. Attenzione dunque a ciò che beviamo e a ciò che mangiamo. L’avvertimento giunge dagli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che ha stilato un utile decalogo per un’alimentazione estiva sicura. Nel 2011 in Italia i focolai di tossinfezioni sono stati oltre 5600. Perciò gli esperti desiderano richiamare i consumatori ad una maggiore attenzione.
Le tossinfezioni sono sindromi causate dall’ingestione di cibi contaminati da sostanze tossiche o microrganismi patogeni, in quantità sufficienti da provocare un’infezione. Si manifestano con i seguenti sintomi: nausea, vomito, diarrea, febbre, reazioni cutanee, calo di peso, disidratazione. Sono causate da batteri, virus e parassiti.
Vista l’elevata incidenza delle intossicazioni alimentari in Italia, per le quali nel corso dei mesi estivi si registra un aumento, gli esperti hanno deciso di riunire alcuni consigli importanti al fine di prevenire questa tipologia di infezioni. Secondo gli esperti, i cibi cotti sono più sicuri dei cibi crudi, ma proprio in estate il consumo di questi ultimi aumenta. Ecco perché si rivela necessaria una maggiore attenzione, così da potersi difendere dalle intossicazioni. Come possiamo proteggerci? Scopriamo insieme i 10 consigli degli esperti.
1) Carne
Evitare di acquistare carni fuori dagli esercizi autorizzati alla vendita; infatti, se la macellazione non viene eseguita secondo le norme igieniche, è più probabile che le carni possano essere contaminate. La carne deve essere ben cotta, in quanto le alte temperature uccidono la maggior parte dei germi responsabili delle infezioni. La cottura delle carni deve essere tale da permettere che al centro venga raggiunta la temperatura di almeno 69°C. Attenzione, quindi, a cotture incomplete, quali la cottura al barbeque, la quale, talvolta, non permette il raggiungimento “a cuore” delle temperature necessarie.
2) Pesce e frutti di mare
Preferire i pesci ben cotti e consumare pesce acquistato presso esercizi commerciali sicuri. Se volete mangiare pesce crudo, o poco cotto, tutti i ristoranti che lo servono, per legge, debbono averlo preventivamente passato in un abbattitore di temperatura per 24 ore a -20°C. Se invece lo volete comprare avvisate il vostro pescivendolo che vorrete mangiarlo crudo, in questo caso anche il negozio dovrà abbatterlo prima di venderlo.
3) Frutta e verdura
Scartare il prodotto deteriorato anche solo parzialmente; devono sempre essere lavate accuratamente, indipendentemente da dove sono state acquistate. È sempre meglio procedere al lavaggio aggiungendo all’acqua del bicarbonato o altri disinfettanti alimentari.
4) Acqua
Verificare sempre che l’acqua sia potabile quando si beve da fontane. Nel dubbio, preferire acqua in bottiglia.
5) Uova
Da consumare ben cotte e da acquistare presso esercizi commerciali autorizzati, lavarle bene prima di romperle sulle preparazioni in quanto potrebbero essere contaminate con piccolissime ed invisibili parti di feci della gallina; il pericolo più grande che si corre con le uova è la contrazione della salmonellosi, non lavarle però appena acquistate, perché in questo modo rimuoveresti una patina esterna che garantisce una migliore conservazione.
6) Dolci e gelati
Sono alimenti sensibili e facili alle colture batteriche, assicuratevi che non siano scaduti e che siano stati conservati perfettamente. Non teneteli fuori dal frigo se non per consumarli, ed in ogni caso non conservate per più di 1-2 giorni i dolci a base di creme e uova e ad una temperatura di 5°C o inferiore. I gelati debbono essere conservati in freezer, ma se sono stati in tavola fino a diventare quasi liquidi non ricongelateli. Il gelato conservato in freezer deve essere consumato, è una pessima abitudine, estrarre una vaschetta, consumarne un po’ e rimetterla in freezer per più volte. Fate uscire dal freezer solo il gelato che consumate.
7) Regole generali
Soprattutto con il caldo, evitare di conservare gli alimenti a temperatura ambiente; quando si trasportano gli alimenti fuori casa, anche se utilizzare borse refrigeranti, consumateli dopo poco tempo; fate attenzione agli sportelli del ghiaccio o refrigeratori;, non sono veri e propri congelatori, infatti, aprendo lo sportello noterete la presenza di 1 o 2 stelle, che indicano una temperatura più alta dei -18°C del congelatore. Questi spazi possono essere usati per fare del ghiaccio, o per conservare alimenti per un periodo che va dai 3 giorni (1 stella) ad un mese (2 stelle).
8) Igiene
Ricordate di lavare sempre le mani prima e dopo aver toccato alimenti crudi; usare dei guanti se avete ferite o lesioni sulle mani; tenere lontani gli animali domestici dal luogo dove conservate i cibi, poiché trasportano microrganismi dannosi; tenere sempre puliti e in ordine gli utensili e le superfici usate per cucinare (soprattutto nella preparazione di cibi diversi); evitare il contatto del cibo con mosche o altri insetti; anche in frigo conservare in cibo in contenitori chiusi ermeticamente e separati per genere alimentare. In casa mettete tutto in frigorifero anche lo scatolame aperto e fate attenzione che i cibi sottolio siano sempre coperti dall’olio.
9) Cottura
Preferire il consumo di alimenti cotti, soprattutto per quanto riguarda carni, pesci, frutti di mare e uova.
10) Luoghi d’acquisto
Rivolgersi sempre a rivenditori autorizzati e di provata fiducia. Un buon negozio deve essere ordinato e sempre pulito; evitate quelli che non hanno queste caratteristiche. Prima di acquistare controllate bene che il cibo confezionato sia perfettamente sigillato, che la confezione non sia bagnata o coperta di brina, che le bottiglie abbiano il tappo ermetico integro.
Marta Albè
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