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Temakinho a Roma si reinventa: dall’arancione al plant-based, ecco il nuovo volto del sushi brasiliano

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A Borgo Angelico, nel cuore di Roma, Temakinho ha rinnovato il suo iconico locale: il piano terra, un tempo decorato con le caratteristiche carte da parati tropicali, ha cambiato volto, abbracciando il colore arancione per un nuovo stile che richiama l’energia di un’izakaya giapponese. Questo restyling rappresenta un ritorno alle radici e alla filosofia autentica del primo sushi brasiliano alla moda, una tappa simbolica del rilancio del brand.

Un rilancio strategico 

Nel 2018, dopo anni di successi, Temakinho era stato acquisito dalla Cigierre, Compagnia Generale Ristorazione, sotto il controllo del fondo BC Partners. Tuttavia, risultati altalenanti hanno portato, nel primo trimestre del 2024, all’ingresso di un nuovo investitore, Mutares, e al ritorno di due dei fondatori, Fabrizio Pisciotta e Linda Maroli, come garanti della ripartenza. Maroli, definita l’“anima ispiratrice” del marchio, è tornata con l’obiettivo di riportare autenticità, un tocco personale e un’attenzione innovativa alla sostenibilità.

La filosofia plant-based e la sostenibilità

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“Ho cambiato la mia alimentazione e il nostro menu si è adattato,” spiega Linda Maroli.

Con il crescente impatto dell’ispirazione brasiliana e tropicale, Temakinho ha visto decine di imitazioni. Ma oggi il brand torna a distinguersi, introducendo proposte plant-based e ingredienti altamente nutritivi, come formaggi di origine vegetale e verdure di stagione, riducendo il consumo di salmone e orientando l’offerta verso opzioni più sostenibili.

La filiera certificata 

Un altro elemento distintivo è la gestione del cibo: tutti i piatti vengono preparati in una cucina centrale a Paderno Dugnano, vicino Milano, garantendo così il controllo della catena del freddo e la qualità del pesce crudo.

“Vogliamo tornare a dare unicità ai nostri ristoranti,” sottolinea Maroli, “per differenziarci dai sushi brasiliani e giapponesi che puntano più sul prezzo che sulla qualità.”

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Il locale di Borgo Angelico e il nuovo spirito Izakaya

Un esempio di questa strategia è proprio il ristorante di Borgo Angelico, un palazzetto di quattro piani, dove il piano terra è stato ripensato per evocare l’atmosfera di un’izakaya giapponese: un luogo dove degustare cocktail e piatti giapponesi in un contesto accogliente e colorato. Via le carte da parati tropicali e spazio a un design unico, dove l’arancione diventa protagonista.

Temakinho mira oggi a una comunicazione più diretta e consapevole della propria filosofia sostenibile: dai materiali compostabili alla tracciabilità della filiera, ogni dettaglio punta a un’esperienza genuina e responsabile, senza compromessi sulla qualità. Un progetto complesso, che vede nella sostenibilità non un trend ma una bandiera.

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Laureata in Editoria e Giornalismo, ha cercato di unire le sue passioni al lavoro, che l'hanno portata ad occuparsi di raccontare storie che vi faranno appassionare. Curiosa ed eclettica, non può vivere senza il suo lago.