Il termine “riserva cognitiva” viene utilizzato per indicare il meccanismo attraverso il quale la mente umana è in grado di compensare un danno subito dal cervello. La scarsità di riserve cognitive in età anziana può generare la demenza.
Studi scientifici dimostrano che le persone che hanno molte riserve cognitive siano quelle meno predisposte alla demenza senile, anche se il loro cervello presenta qualche danno. A questo punto una domanda può sorgere spontanea: come si spiega tutto questo?
Le riserve cognitive rendono la mente più forte e flessibile, di conseguenza quando il cervello subisce dei danni, quest’ultima riesce a trovare il modo per compensare i danni subiti.
Secondo Shlomo Breznitz inventore del Cognifit e co-autore del libro “Maximum Brainpower: Challenging the Brain for Health and Wisdom“, per allontanare il declino mentale e costruire nuove riserve cognitive bisogna offrire al cervello esperienze nuove e stimolanti. Il processo di stimolazione cerebrale è importante a tutte le età, infatti il cervello è in grado di recepire nuovi stimoli e informazioni a qualsiasi età.
Per aumentare le riserve cognitive bisogna stimolare il cervello, ma in che modo?
Molti sostengono che Sudoku e cruciverba siano un buon allenamento per la nostra mente, ma a detta di Breznitz ciò non basta: c’è bisogno di un vero e proprio allenamento, occorre sfidare il cervello.
“Sfidare il cervello aiuta a mantenere il vigore e la capacità cognitiva. Ed il mantenimento della nostra salute cognitiva mantiene la qualità della nostra vita”.
Per stimolare il proprio cervello occorre essere curiosi ed avvezzi al cambiamento.
Ecco qualche consiglio pratico per stimolare il cervello e creare nuove riserve cognitive:
Indice
Lavorare sulle proprie debolezze
Iniziare a fare quelle attività che proprio non ci piacciono o ci riescono male, può essere un grande sforzo per la nostra mente che così risulterà impegnata e stimolata. Un esempio pratico può essere rappresentato da un insegnante di matematica: adora i numeri, ma odia i libri. Leggere un grande classico della letteratura lo aiuterà a recuperare fiducia, ad immagazzinare nuove riserve cognitive e magari a scoprire di avere una passione per la lettura.
Percorrere strade diverse
Quando si esce di casa per abitudine si percorrono sempre le stesse strade, iniziare a percorrere strade diverse può aiutare il benessere fisico e mentale.
Utilizzare l’altra mano
Tutti siamo soliti preferire una mano all’altra e con essa svolgiamo le nostre azioni quotidiane. Se i mancini iniziassero a utilizzare la mano destra e i destrorsi la sinistra, stimolerebbero in modo non indifferente le loro riserve cognitive.
Cambiare punto di vista
Quando si è sicuri di quello che si sta dicendo molto spesso non si ascoltano gli altri, se iniziassimo ad ascoltare gli altri e a sforzarci di capire perché quest’ultimi hanno vedute diverse dalle nostre, impegneremmo notevolmente il nostro cervello e le riserve cognitive ne guadagnerebbero.
Tornare a “scuola”
Imparare a fare qualcosa di nuovo stimola la mente e ci proietta verso nuovi orizzonti, niente di meglio per sentirsi più giovani e briosi.
Viaggiare
Scoprire nuovi posti e nuove culture, ci aiuta ad essere più vitali e a mantenere sempre attivo il nostro cervello. Viaggiare per stimolare la mente non significa fare cose strane o pazze, per stimolare la propria mente basta una passeggiata in spiaggia o un giro turistico nel centro storico di una città.
Valorizzare i propri punti di forza
Per nascondere le proprie debolezze non c’è niente di meglio che trincerarsi dietro i propri pregi. Questa pratica rende più forti e permette di conoscere meglio se stessi.
Trovare un hobby
Suonare uno strumento musicale, collezionare monete o bambole, fare sport, può aiutare a ritrovare l’elasticità mentale persa. Non si è mai troppo vecchi per avere un hobby, voi quale vorreste coltivare?