frutti climaterici

Frutti climaterici e non-climaterici: cosa sono e quali scegliere

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin

Quando si tratta di frutta, ci sono due grandi categorie che influenzano non solo il sapore, ma anche il modo in cui vengono conservati e consumati: i frutti climaterici e i frutti non-climaterici. Comprendere la differenza tra questi due tipi di frutta può aiutarti a fare scelte migliori quando fai la spesa o quando raccogli i frutti dal tuo giardino.

Ma cosa significa che un frutto è climaterico o non? Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di entrambe le categorie.

Cosa sono i frutti climaterici?

I frutti climaterici sono quelli che continuano il loro processo di maturazione anche dopo essere stati raccolti. Questo è possibile grazie alla produzione di etilene, un ormone vegetale che stimola il cambiamento del frutto, rendendolo più morbido, dolce e aromatico anche quando non è più attaccato alla pianta. L’etilene agisce in modo accelerato sui frutti già parzialmente maturi, permettendo che il processo si completi anche in casa, una volta staccati dal ramo.

Esempi di frutti climaterici

Ecco alcuni esempi di frutti climaterici che potrebbero già esserti familiari:

  • Banane: Forse l’esempio più classico. Le banane continuano a maturare velocemente una volta raccolte, passando da verdi a gialle e infine a marroni.
  • Mele: Anche se le mele sono spesso raccolte quando sono mature, possono continuare a sviluppare sapore e consistenza dopo la raccolta.
  • Pere: Le pere tendono a maturare meglio se raccolte prima della maturazione completa, per poi ammorbidirsi fuori dalla pianta.
  • Avocado: Gli avocado sono noti per essere raccolti acerbi, ma diventano morbidi e pronti per il consumo solo dopo qualche giorno a temperatura ambiente.
  • Pesche e albicocche: Questi frutti a nocciolo possono maturare ulteriormente dopo la raccolta, sviluppando dolcezza e aroma.
  • Pomodori: Anche se spesso pensiamo ai pomodori come a verdure, sono tecnicamente frutti e continuano a maturare una volta raccolti.

Come conservare i frutti climaterici

Poiché i frutti climaterici continuano a maturare, è importante conservarli con attenzione. Se vuoi rallentare il processo di maturazione, puoi metterli in frigorifero, dove l’abbassamento della temperatura ridurrà la produzione di etilene. Se invece desideri accelerare la maturazione, un buon trucco è quello di metterli in un sacchetto di carta, che trattiene l’etilene vicino al frutto e ne accelera il processo.

Cosa sono i frutti non-climaterici?

I frutti non-climaterici, a differenza di quelli climaterici, non continuano a maturare una volta staccati dalla pianta. Una volta raccolti, il loro sapore, la consistenza e la dolcezza non cambieranno significativamente. Questo significa che devono essere raccolti quando sono completamente maturi, altrimenti non raggiungeranno mai il loro pieno potenziale in termini di gusto.

Esempi di frutti non-climaterici

Alcuni esempi comuni di frutti non-climaterici includono:

  • Melagrane: Come abbiamo visto, una melagrana raccolta troppo presto non migliorerà mai in termini di dolcezza.
  • Fragole: Le fragole devono essere raccolte quando sono completamente rosse e mature, poiché non continueranno a svilupparsi dopo la raccolta.
  • Ciliegie: Anche le ciliegie non maturano ulteriormente una volta raccolte, per cui è importante raccoglierle nel momento giusto.
  • Uva: L’uva deve essere lasciata maturare completamente sulla pianta, poiché non migliorerà una volta staccata.
  • Agrumi (arance, limoni, lime): Sebbene alcuni agrumi possano leggermente ingiallire dopo essere stati raccolti, il loro sapore e la dolcezza non cambiano significativamente.

Come conservare i frutti non-climaterici

Poiché i frutti non-climaterici non maturano ulteriormente, è fondamentale acquistarli o raccoglierli già maturi. Una volta raccolti, vanno conservati in un ambiente fresco o, in molti casi, in frigorifero per prolungare la loro freschezza. Ad esempio, le fragole e i frutti di bosco durano solo pochi giorni a temperatura ambiente, ma possono essere conservati in frigorifero per prolungarne la vita.

Perché è importante conoscere la differenza?

Sapere se un frutto è climaterico o non-climaterico può aiutarti a gestire meglio la tua spesa e il consumo di frutta. Se compri frutti climaterici, puoi scegliere quelli ancora leggermente acerbi e aspettare che maturino a casa, mentre per quelli non-climaterici è meglio acquistarli già maturi. Inoltre, conoscere queste differenze ti permette di conservare correttamente i frutti e ridurre gli sprechi, evitando che maturino o si deteriorino troppo in fretta.

Leggi anche: 8 porzioni di frutta e verdura al giorno per essere felici

I frutti climaterici e non-climaterici hanno comportamenti molto diversi dopo la raccolta. I primi continuano a maturare e possono essere raccolti anche un po’ acerbi, mentre i secondi devono essere raccolti nel momento esatto della maturazione. Ora che conosci la differenza, potrai fare scelte più consapevoli quando scegli la frutta al mercato o pianifichi la raccolta dal tuo giardino.

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Appassionato di musica, cinema, tecnologia e motori. Laureato in scienze della comunicazione. Mi piace soprattutto mangiare, cucinare e scrivere dell'universo femminile