Cancro, lo sconfiggeremo grazie ad un fungo? La più recente scoperta relativa ad un nuovo possibile trattamento contro il cancro giunge da una ricerca tutta italiana. Una tossina estratta dai funghi sarebbe in grado di inibire l’azione di una proteina che si trova alla base dello sviluppo del cancro.
Un gruppo di ricercatori italiani dell’Istituto di biochimica delle proteine del Consigli nazionale delle ricerche (Ibp-Cnr) ha potuto osservare che una tossina fungina sarebbe in grado di agire sulla proliferazione del tumore. La tossina estratta dai funghi agirebbe impedendo il processo di divisione cellulare.
La ricerca ha ricevuto la propria pubblicazione ufficiale sulla rivista Pnas. Lo studio in questione porta il titolo di “Molecular mechanism and functional role of brefeldin A-mediated ADP-ribosylation of CtBP1/BARS”. La proteina individuata dagli esperti prende il nome di CtBP1/BARS e risulta coinvolta nel processo di mitosi dell’apparato del Golgi. Gli esperti ritengono che agire in modo mirato e specifico per inibire la proliferazione delle cellule cancerogene possa dare risultati migliori rispetto a chemioterapia e farmaci.
La chemioterapia, infatti, può provocare danni all’organismo, mentre i farmaci possono risultare inefficaci, in quanto i tumori si rivelano in grado di sviluppare una vera e propria resistenza ad essi. Inibire, l’azione della proteina che causa la loro proliferazione potrebbe impedirne lo sviluppo.
La tossina fungina individuata dai ricercatori, inizialmente come antibiotico, prende il nome di brefeldina A. Questa tossina, in combinazione con l’enzima CD38 e in presenza della biomolecola NAD+, forma una nuova molecola, che viene denominata BAC. Ciò porta all’inibizione della proteina CtBP1/BARS che regola il ciclo cellulare. In questo modo, la proliferazione delle cellule cancerogene viene ostacolata. A parere dei ricercatori, quanto scoperto potrebbe portare a risultati positivi soprattutto nel trattamento di linfomi e mielomi.