Molti degli alimenti che consumiamo ogni giorno sono Organismi Geneticamente Modificati, detti anche OGM.
Anche se il termine “geneticamente modificato”, sembra essere preso in prestito da un libro di fantascienza, in realtà questa sigla fa riferimento a tutti gli organismi il cui patrimonio genetico è stato modificato artificialmente dall’uomo, attraverso tecniche di ingegneria genetica.
La normativa europea denomina gli OGM come “alimenti di derivazione vegetale e animale, la cui base genetica è stata alterata seguendo pratiche e metodologie che non avvengono in natura, sia sotto il punto di vista dell’accoppiamento che nelle naturali fasi di combinazione tra le specie vegetali”.
Se questi alimenti siano più o meno salubri per il nostro organismo, è un dato tutto da chiarire, soprattutto perché chi compra, spesso non ne è a conoscenza.
Nel frattempo, ecco una lista dei 7 (+1) alimenti che negli Stati Uniti sono più comunemente sottoposti ad alterazione genetica:
Indice
Il Grano
Almeno l’85% del grano che cresce negli Stati Uniti è geneticamente modificato.
La maggior parte degli agricoltori utilizzano questo tipo di grano perché, essendo stato modificato geneticamente è resistente ai pesticidi e agli erbicidi che sono impiegati per combattere la nascita e la diffusione delle erbe infestanti.
La Soia
La Soia rappresenta il cibo più geneticamente modificato negli Stati Uniti: circa il 94% dei semi di soia sono OGM.
Il più grande produttore di soia del paese, Pioneer, ha infatti creato un seme ibrido di soia geneticamente modificato, il quale ha ricevuto l’approvazione nel 2010. Esso è stato modificato nella sua composizione attraverso un incremento dell’acido oleico, il quale è naturalmente presente nell’olio di oliva. L’acido oleico è un acido grasso mono-saturato omega 9 il quale aiuta ad abbassare il colesterolo cattivo se usato in sostituzione agli altri grassi.
Leggi anche: Tutte le proprietà della soia
Anche se la maggior parte della soia raccolta viene utilizzata nell’alimentazione animale, i semi di soia vengono anche utilizzati per creare olio di semi di soia ed emulsionanti come la lecitina di soia.
Zucchine verdi e zucchine gialle
Le zucchine fanno parte delle poche verdure geneticamente modificate.
Una speciale varietà di entrambe è stata creata con una composizione di geni che possono aiutare a proteggere contro l’attacco di particolari virus. Come in molti altri casi, è impossibile comprendere quali sono i prodotti OGM e quali sono le zucchine verdi e gialle naturali.
L’erba medica
La coltivazione di erba medica geneticamente modificata è stata approvata nel 2011.
La modifica genetica consiste nel renderla assolutamente resistente al pesticida Roundup: questo permette agli agricoltori di utilizzare il pesticida senza danneggiare l’erba medica.
La Colza
La colza, dalla quale deriva l’omonimo olio, è stata geneticamente modificata da molto tempo. L’approvazione risale, infatti al 1996, con una conseguente nel 2006.
Il 90% della colza prodotta negli Stati Uniti e modificata geneticamente.
La Barbabietola da Zucchero
L’approvazione della modifica genetica nella barbabietola da zucchero è arrivata nel 2005, poi fu tolta nel 2010 e successivamente concessa nuovamente nel 2012.
Nonostante le molte controversie iniziali, la modificazione di questa particolare pianta riguarda più della metà della produzione statunitense di barbabietola da zucchero, con un’incidenza pari al 95% del mercato finale del prodotto.
Il Latte
Per aumentare la produzione giornaliera di latte, alle mucche viene molto spesso somministrato il rBGH, un ormone della crescita. La somministrazione di questo ormone non è permessa dall’Unione Europea, dal Giappone, dal Canada, dall’Australia e dalla Nova Zelanda.
Tre italiani su quattro affermano di non acquistare latte di questo tipo, confermando un certo scetticismo verso prodotti geneticamente modificati.
Le mele
Nel 2010, la compagnia Okanagan Specialty Fruits Inc. sviluppò una modifica genetica davvero clamorosa che permise alle mele di non annerire per due settimane dopo essere state tagliate.
L’annerimento della polpa di mela tagliata è causata dall’ossidazione dei polifenoli. Le ricerche svolte dagli scienziati hanno condotto alla possibilità di disattivare questo particolare gene che causa l’annerimento naturale nella polpa tagliata.
Il gene modificato porterebbe però alla moria delle piante da frutto, come rivelato da alcuni studi, ma gli scienziati si sono difesi osservando che la loro scoperta vuole educare le persone ad un consumo maggiore di frutta e che il blocco del gene deve essere considerato come un processo naturale.
Ti potrebbe interessare: OGM: in USA in vendita salmone geneticamente modificato
Conclusione
Se Feuerbach, filosofo prussiano, affermava che siamo quello che mangiamo, allora preoccuparci di quello di cui ci nutriamo è cosa buona e giusta.
Tuttavia poiché gli OGM sono ancora un oggetto di studio relativamente recente, non ci sono ricerche a lungo termine in grado di stabilire se questi cibi siano dannosi per il nostro organismo rispetto a cibi non geneticamente modificati.
Attualmente non esistono evidenze in grado di determinare se i cibi che acquistiamo regolarmente al supermercato siano OGM o meno, motivo per il quale il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti richiederà a tutte le aziende alimentari di etichettare gli OGM entro la fine del 2022.
Questa importante scelta, è attualmente praticata anche in Gran Bretagna, la quale segue le normative stabilite dall’Unione Europea in merito di informazione ai consumatori.
Risulta quindi chiaro che molti paesi considerano gli alimenti geneticamente modificati come una minaccia per la salute dei consumatori.
L’America è protagonista di un dibattito tutt’ora aperto sulla spinosa questione, ma questo va ben oltre i confini statunitensi. Al momento le tipologie di cibo alle quali è stata concessa la possibilità di essere modificate geneticamente sono state considerate sicure da autorevoli organizzazioni, quali la Food and Drug Administration e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti.
Molti Paesi considerano gli alimenti geneticamente modificati come una minaccia per la salute delle persone, da qui deriva la necessità di mettere al corrente i consumatori sulle modificazioni genetiche degli alimenti.
Fonte: L’Huffington Post | insider.com